The Adicts – And It Was So !

Quando un gruppo punk rock torna dopo cinque anni dall’ultimo disco, è in giro dal 1975 e ha pubblicato il primo bellissimo disco nel 1981, hai il fondato timore che ascoltando il nuovo disco nulla sia come prima, o che la band in questione stenti.

Invece, quando comincia la musica, entra la voce di Monkey, tornano quelle antiche e belle sensazioni che hai sempre avuto quando ascoltavi i The Adicts, uno dei maggiori gruppi punk di sempre, ma soprattutto l’unico ad avere quel particolare impasto sonoro tra voce e strumenti, quella melodia unica. La magia è tornata, i The Adicts sono nuovamente fra noi in forma smagliante, e ciò lo si ascolta chiaramente nelle tracce di questo disco, sempre particolare come sono tutti quelli di questo gruppo di Ipswich che molti considerano questo troppo sconosciuto rispetto al suo valore e alla bellezza degli album, ma bisogna anche dire che si tratta di un qualcosa di non facile comprensione per il fan medio del punk rock inglese. Questi ragazzi del Suffolk hanno sempre fatto di testa loro, introducendo anche strumenti estranei fino a quel momento all’estetica punk, come i bonghi, le fisarmoniche ed altro, e poi hanno sempre portato avanti un discorso musicale che pone al di sopra di tutto la melodia e un certo surrealismo sia visivo che musicale. I drughi hanno colpito ancora una volta il bersaglio grosso, pubblicando un disco molto bello e vario, con una grande libertà e gioia di composizione. I The Adicts si sono divertiti a scrivere e a registrare And It Was So !  e tutto ciò viene fuori durante l’ascolto, che è molto piacevole. Molto forte la loro carica surreale fin dalla prima traccia Picture The Scene, dove dicono spesso che nulla è reale, e questo è un loro credo convinto. Con questo gruppo non vi è mai nulla di definito o di incontrovertibile, ci si diverte e il punk rock viene usato per raccontare storie, anche politiche, ma senza la pesantezza e la mancanza di ironia di certe band. Inoltre il disco consente molti soddisfacenti ascolti, perché ha parecchi elementi di diversità tra una traccia e l’altra. Non si può resistere a questa melodia, a questa bellezza che permea da sempre le note suonate dai questo gruppo inglese. Arrendersi ai The Adicts è sempre dolce, quando senti quei giri di chitarra, quei cori da urlare sotto al palco o in una serata balorda al pub. Sempre immensamente drughi.

Tracklist
1. PICTURE THE SCENE
2. FUCKED UP WORLD
3. TALKING SHIT
4. IF YOU WANT IT
5. GOSPEL ACCORDING TO ME
6. GIMME SOMETHING TO DO
7. LOVE SICK BABY
8. AND IT WAS SO
9. DEJA VU
10. I OWE YOU
11. WANNA BE
12. YOU’LL BE THE DEATH OF ME

Line-up
Monkey – Vocals & Chop Sticks
Pete Dee – Lead Guitar
Kid Dee – Drums
Little Dave – Bass

THE ADICTS – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »