Thecodontion – Jurassic

I Thecodontion sono un gruppo romano di black death che si presenta con la seguente frase : no guitars, just death.

Infatti i bassi sono due, distortissimi ed incredibili, con una batteria ancestrale; lo scopo principale della band è quello di ricreare una situazione di musica tribale per vomitare una rabbia antica, quasi preistorica, e appunto la sconfinata preistoria, i fossili e tutto ciò che è correlato a queste cose sono gli argomenti dei testi.
Il risultato è qualcosa di furioso e di assolutamente credibile, è un sound peculiare ed inedito: il gruppo è in giro dal 2016, ha prodotto un demo nel 2017, Thecodontia, per poi andare a suonare in giro con altri gruppi romani. Questo 7” è una delle prove più affascinanti che si possano ascoltare negli ultimi tempi, perché è incredibile che canzoni su animali e fossili della preistoria siano tanto belle da creare una vera e propria dipendenza. La musica è incalzante, come un gruppo di pterodattili che ti insegue e ti mangia prima o poi, sputandoti fuori destinandoti a diventere un fossile, forse. Il suono di questi brani è devastante, alcuni lo potrebbero definire war metal, ma è più un massacro a senso unico che una guerra. I due bassi creano un effetto che dovrebbe convincere anche chi ama le chitarre, delle quali alla fine non si sente la mancanza: basta con assoli onanistici o distorsioni incomprensibili, i Thecodontion ci danno una dimostrazione di come si possa fare musica pesantissima senza quello che viene considerato lo strumento principale. È bellissimo anche andare a cercare di cosa parla questo gruppo, ovvero gli animali dei titoli. Infatti il sette è un concept su quattro specie che vivevano durante il Giurassico: raramente si può trovare qualcosa di più nozionistico ed affascinante dello studio della preistoria, materia non facile, ma se si entra in un Museo Archeologico o di Storia Naturale non si potrà che restarne affascinati, perché in fondo è qualcosa di molto metal. Un’altra delle particolarità di questo disco è la produzione, adeguata e molto ben bilanciata, assolutamente non approssimativa: Jurassic è una delle uscite più interessanti degli ultimi tempi, una porta per un universo che è ancora dentro di noi, basti pensare a quanto è durata la preistoria e quanto sta durando l’era moderna, alla cui fine non manca poi così tanto.

Tracklist
1.Normannognathus wellnhoferi (Crests)
2.Rhamphorhynchus muensteri (Wingset)
3.Barosaurus lentus (Sundance Sea Stratigraphy)
4.Breviparopus taghbaloutensis (Legacy of the Trackmaker Unknown)

Line-up
G.E.F. – vocals, songwriting, arrangements
G.D. – bass, lyrics and concept, arrangements

L.S. – (live) bass
V.P. – (live) drums

THECODONTION – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • The Boojums
    by Enrico Mazzone on 9 Ottobre 2025 at 16:49

    Se siete appassionati di punk rock energico, con un tocco di nostalgia per il sound degli anni ’80 e una vena di ribellione, i The Boojums sono sicuramente una band da scoprire e seguire.

  • Collettivo Mangiatutto Futuro Paguro
    by Massimo Argo on 8 Ottobre 2025 at 16:10

    Questo disco è una festa collettiva, un atto di vita storta e senza freni, una rivolta contro la morte che è ovunque, una festa che coinvolge tutto e tutti, un’allegria che a volte diventa lacrime, un’ottima occasione per abbracciarsi sopra e sotto il palco come in “Abbracci”.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #33
    by Marco Valenti on 7 Ottobre 2025 at 15:06

    Un viaggio tra emozioni e suoni: dai Falling Leaves e il loro doom malinconico, alla poesia mediorientale di Ghazel, fino ai mondi mistici di Ljungblut, Träume e Tristwch Y Fenywod.

  • The Queen Is Dead Volume 167 – Patristic, Nepal Death, Panopticon
    by Massimo Argo on 7 Ottobre 2025 at 14:33

    Puntata davvero ricca, black death metal patristico, hippies psichedelici in viaggio per Kathmandu e un bellissimo disco di folk dal profondo delle foreste del Minnesota.

  • Niia – V
    by Leonardo Pulcini on 6 Ottobre 2025 at 8:59

    Niia torna a casa del jazz con un bagaglio riempito da anni di nuovi sound: sistemato tutto nell'armadio, "V" è un album che sfiora la perfezione.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »