Therion – Blood Of The Dragon

Provando a sfruttare la scia derivante dall’uscita del mastodontico Beloved Antichrist, due etichette dell’est europeo, la russa Stygian Crypt Productions e la bielorussa Possession Productions, immettono sul mercato Blood Of The Dragon, un’uscita in doppio cd che presenta, nel primo dischetto, una serie di cover incise dai Therion in studio o tratte da diversi concerti e, nel secondo, brani coverizzati da band appartenenti a diversi filoni musicali.

Detto che un’operazione di questo tipo avrebbe avuto molto più senso avviarla in un momento di stasi dell’attivita della band di Christofer Johnsson, e non un mese dopo dopo la pubblicazione di un album contenente ben tre ore di musica inedita (ma io non sono un esperto di marketing e sicuramente ci saranno validi motivi che mi sfuggono), l’opera riveste i suoi maggiori motivi di interesse, a mio avviso, proprio per scoprire come tutti i gruppi chiamati a tributare l’ensemble svedese siano riusciti a rendere alcuni dei brani più significativi della sua discografia.
Intanto cominciamo con il dire che i meno significativi sono proprio quelli interpretati da chi, normalmente, suona symphonic metal, per cui la versione proposta finisce per essere molto simile all’originale e quindi inevitabilmente destinata a soccombere nel confronto (è il caso dei vari Ghost Warfare, Imperial Age, Dark Letter), mentre si rivelano interessanti le rivisitazioni compiuta da band dal retaggio estremo come Elimi, con una furiosa versione black di The Blood Of Kingu, Revolted Masses, alle prese con Baal Reginon, Theosophy con Pandemonic Outbreak, Theudho con Schwarzalbenheim e Frozen Oceans con The Wings Of The Hydra.
I Mare Infinitum, da buoni doomsters, rallentano ad arte The Wand Of Arabism, mentre i Numenor rielaborano abilmente The Riders Of Theli imprimendole una discreta accelerazione; tutto il resto è comunque gradevole, rivelandosi anche un utile strumento per testare le capacità di band per lo più sconosciute o comunque dalla ridotta popolarità, almeno dalle nostre parti.
Relativamente al primo cd, che nell’economia dell’operazione appare sostanzialmente superfluo, sono da rimarcare le interessanti versioni di Fight Fire With Fire dei Metallica e di Black Funeral dei Mercyful Fate, impreziosita dall’ospitata di Messiah Marcolin in questa versione dal vivo.
Resto sempre e comunque perplesso sulle potenzialità commerciali dell’operazione (anche per la tempistica), ma spero vivamente di sbagliarmi, augurando il meglio alle volenterose label promotrici del tributo.

Tracklist:
CD I:
01 – Fight Fire With Fire
02 – The King
03 – Southbound
04 – Witching Hour
05 – Green Manalishi
06 – Revelations
07 – Black Funeral (feat. Messiah Marcolin)
08 – Iron Fist
09 – Ivanubis Hollanda – Perennial Sophia
10 – Ivanubis Hollanda – Raven Of Dispersion

CD II:
01 – GHOST WARFARE – An Arrow From The Sun
02 – ANTYRA – Asgard
03 – REVOLTED MASSES – Baal Reginon
04 – REMAINS – Genocidal Raids
05 – DAY 40 – Invocation Of Naamah
06 – DARK LETTER – Kali Yuga. Part I
07 – WHIRLWIND STORM – Liusalvheim
08 – THEOSOPHY – Pandemonic Outbreak
09 – THEUDHO – Schwarzalbenheim
10 – THE EXPERIMENT no.Q – Seven Secrets Of The Sphynx
11 – IMPERIAL AGE – To Mega Therion
12 – ELIMI – The Blood Of Kingu
13 – NUMENOR – The Riders Of Theli
14 – MARE INFINITUM – The Wand Of Arabis
15 – FROZEN OCEAN – The Wings Of The Hydra
16 – MAJESTY OF REVIVAL – Wisdom And The Cage