Urze de Lume – As Árvores Estão Secas e Não Têm Folhas

L’intento degli Urze de Lume è quello di farci viaggiare a ritroso nel tempo, riportandoci almeno virtualmente a quella coesione inscindibile tra uomo e natura che oggi più che mai viene messa in discussione: As Árvores Estão Secas e Não Têm Folhas è la sintesi musicale di questa alleanza che ha retto per millenni prima di un inizio di sgretolamento che pare irreversibile.

Con il passare del tempo, sempre più la mente viene attraversata da squarci di consapevolezza che inducono a riflettere e a sospendere l’affannosa corsa quotidiana verso quel nulla che, per chiunque, diviene l’approdo finale.

L’opera dei portoghesi Urze de Lume rappresenta alla perfezione tale coacervo di sensazioni, con il vantaggio che questo dark folk malinconico e soffuso si rivela paradossalmente una panacea capace di lenire tutte le negatività accumulate in precedenza.
Questo ensemble di Lisbona, fondato da Ricardo Brito, arriva al terzo lavoro su lunga distanza con questo As Árvores Estão Secas e Não Têm Folhas, il cui titolo evoca chiaramente la stagione autunnale alla quale era stata dedicata la prima parte di questa dilogia iniziata con l’ep Vozes na Neblina, uscito lo scorso anno.
Il folk di matrice oscura, incentrato chiaramente su strumenti acustici ma arricchito anche da interventi di strumenti tradizionali, ad archi o a fiato, riesce a ritagliarsi un suo meritato spazio in virtù della sua limpidezza, e, personalmente, per impatto e coinvolgimento mi viene da accostarlo ai Wöljager di Marcel Dreckmann, a testimonianza del fatto che la buona musica dalle radici etniche riesce a raggiungere sempre il cuore degli ascoltatori, indipendentemente dalla latitudine da cui trae linfa.
L’intento degli Urze de Lume è chiaramente quello di farci viaggiare a ritroso nel tempo, riportandoci almeno virtualmente a quella coesione inscindibile tra uomo e natura che oggi più che mai viene messa in discussione: As Árvores Estão Secas e Não Têm Folhas è la sintesi musicale di questa alleanza che ha retto per millenni prima di un inizio di sgretolamento che pare irreversibile.
Brito e i suoi compagni d’avventura ci consentono l’accesso a questa bolla spazio temporale nella quale il sentimento predominante è la malinconia, insita in chi vive nel paese in cui il fado non è un semplice genere musicale bensì un qualcosa di insito nel dna della sua gente.
Non vale la pena di opporre resistenza alle carezze acustiche che gli Urze de Lume ci regalano sotto forma di brillanti gemme come la title track, Da Tua Ausência, Margens do Rio Outono o Longa a Noite: per le anime più sensibili, contemplare i colori e le sfumature dell’autunno è un nutrimento virtuale che può lenire il senso di vuoto che ognuno si porta appresso, inconsapevolmente o meno.

Tracklist:
1. Sobre Folhas de Carvalho
2. Come Árvores Estão Secas e Não Têm Folhas
3. Prenúncio de Gelo
4. Da Tua Ausência
5. Solidão
6. Fantasmi di Horas Mortas
7. Encruzilhadas
8. Sombras no Vento
9. Margens do Rio Outono
10. Entardece em Mim
11. Longa a Noite
12. Alvorada de Destroços

Line-up:
Ricardo Brito
Tiago Matos
Hugo Araújo
Gonçalo do Carmo

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