When Nothing Remains – In Memoriam

In Memoriam è un bellissimo disco che chi predilige questo genere amerà sicuramente, in virtù di una pulizia sonora invidiabile e di una vis romantica e malinconica che pervade ogni nota, ma per il capolavoro bisogna aspettare il prossimo giro

A poco più di due anni dallo splendido Thy Dark Serenity arriva il terzo full length degli svedesi When Nothing Remains, una della band che nel decennio in corso ha contribuito ad elevare il livello del death doom melodico.

Le aspettative erano perciò molte, visto che il disco precedente sembrava propedeutico alla pubblicazione del capolavoro definitivo, capace di trasportare la creatura fondata da Peter Laustsen e Jan Sallander fino all’empireo del genere, là dove sono assisi i Saturnus.
Purtroppo l’obiettivo, almeno per questa volta, non viene raggiunto: In Memoriam è un gran bel lavoro, sia chiaro, e conferma quanto di buono questi musicisti scandinavi hanno mostrato fin dai primi passi della band, ma il livello emotivo raggiunto con Thy Dark Serenity viene sfiorato solo a tratti.
Questa constatazione è nata da un semplice esperimento: a un certo punto ho interrotto l’ascolto di In Memoriam ed ho programmato, una di seguito all’altra, quelle due gemme intitolate I Forgive You e Like An Angel Funeral e qui, l’infallibile lacrimometro, personalissimo ma attendibile strumento di misura del grado di commozione, ha mostrato quanto il pathos emanato da quelle due superbe canzoni non venisse mai raggiunto nell’ultima raccolta di brani.
Dopo i primi ascolti l’album mi sembrava addirittura anonimo poi, insistendo e cercando di sgombrare la mente da quelle aspettative che, appunto, mi impedivano di fruire in maniera fluida dei contenuti musicali, la bontà della proposta è emersa con chiarezza tanto da spingermi a parlarne in maniera tutt’altro che negativa.
Le varie Drowning in Sorrows, la title track, A Lake of Frozen Tears e While She Sleeps sono a loro volta preziose tracce alle quali manca solo quella drammaticità in grado di lacerare l’anima e ed abbattere le residue difese che la nostra psiche erige di fronte a certe toccanti rappresentazioni del dolore in musica.
Detto ciò, In Memoriam è un bellissimo disco che chi predilige questo genere amerà sicuramente, in virtù di una pulizia sonora invidiabile e di una vis romantica e malinconica che pervade ogni nota, ma per il capolavoro  bisogna aspettare il prossimo giro; io comunque continuo a crederci …

Tracklist:
1. Reunited in the Graves
2. Drowning in Sorrows
3. In Memoriam
4. Ghost Story
5. The Soil in My Hand
6. A Lake of Frozen Tears
7. Eternal Slumber
8. While She Sleeps
9. The Spirits in the Woods

Line-up:
Peter Laustsen – Guitars (lead), Vocals
Jan Sallander – Bass, Vocals
Tobias Leffler – Guitars (rhythm)
Dimitri “Dimman” Jungi – Drums

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