Wiegedood – De Doden Hebben het Goed II

Secondo album per questi notevoli Wiegedood, band fiamminga che annovera tra le sue fila musicisti in forza a nomi di spicco delle scena belga come AmenRa ed Oathbreaker.

De Doden Hebben het Goed II è il seguito della prima parte, uscita nel 2015, e mette a fuoco ancor meglio l’idea di black metal perseguita dal trio, che solo a tratti fa emergere le pulsioni postmetal/posthardcore che fanno parte delle band madri.
Infatti, il genere gode di un’interpretazione a tratti furiosa e sorprendentemente fedele ai dettami della tradizione (Ontizlling), mentre in altri frangenti ad emergere sono passaggi intrisi di malsana oscurità (la title track); di certo c’è che la qualità si mantiene sempre ai massimi livelli, perché questa è tutt’altro che un’interpretazione calligrafica di uno stile che molti ritengono, a torto, morto e sepolto se non sulla via dell’estinzione.
De Doden Hebben het Goed II è il disco black metal che non si sentiva da tempo, laddove furia, morbosa potenza e, perché no, una buona dose di melodia, vanno a scontarsi frontalmente con l’inevitabile tendenza, derivante dal background dei musicisti, a lambire i confini del genere, per poi rientrare in un alveo comunque sempre instabile e cangiante.
Un brano come Smeekbede è il migliore esempio di come la materia oscura, forgiata in Norvegia nei primi anni novanta, possa essere manipolata e trasformata senza che le sue coordinate di base vengano minimamente intaccate.
Difficile fare di meglio oggi, anche per chi il black metal lo ha inventato, perché quello che potrebbe apparire, viste le premesse, un semplice diversivo per musicisti orientati a sonorità sempre estreme ma dalla struttura più complessa, costituisce di fatto una maniera di liberare in maniera più esplicita quella rabbia che nel post hardcore viene quasi repressa dal suo incedere plumbeo.
Esattamente il disco di black metal che ogni appassionato vorrebbe ascoltare, detto questo c’è ben poco d’altro da aggiungere.

Tracklist:
1.Ontzielling
2.Cataract
3. De Doden Hebben het Goed II
4.Smeekbede

Line-up:
Wim Sreppoc – drums
Gilles Demolder – guitars
Levy Seynaeve – guitars, vocals

WIEGEDOOD – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »