FROZEN CROWN

Il video di ‘I Am The Tyrant’, dall’album ‘The Fallen King’.

Il video di ‘I Am The Tyrant’, dall’album ‘The Fallen King’.

I Frozen Crown hanno pubblicato il video di ‘I Am The Tyrant’, quarto singolo tratto dal fortunatissimo album di debutto ‘The Fallen King’.

I Frozen Crown sono una Melodic Power Metal band con voci femminile e maschile, le cui influenze vanno ricercate nei primi Sonata Arctica e Nightwish ma anche in alcune nuove realtà europee come gli Orden Ogan. La formula del gruppo prevede l’utilizzo di ritornelli epici e di forte impatto, riff melodici e frequenti duetti vocali, il tutto su una solida base Power Metal. Non mancano nemmeno i richiami all’Heavy Metal più classico (Iced Earth, Iron Maiden), al Folk, al Melodic Death (primi Children Of Bodom, Dark Tranquillity), con l’utilizzo frequente di screaming vocals. L’utilizzo delle tastiere arricchisce le canzoni di tonalità contrastanti ed atmosfere epiche, senza tuttavia risultare troppo invasive per il sound della band, che rimane fortemente guitar-oriented. I Frozen Crown nascono da un’idea del cantante, chistarrista, tastierista nonchè principale compositore Federico Mondelli (Be The Wolf), coadiuvato dalla cantante Giada Etro (Ashes You Leave, Tystnaden), dalla diciassettenne chitarrista Talia Bellazecca, dal bassista Filippo Zavattari e dal batterista Alberto Mezzanotte.

The Wizards – Rise Of The Serpent

Lo spirito del rock duro, quello classico ed ispirato dall’occulto e che crebbe nell’underground tra gli anni sessanta e settanta, è ben vivo in questa band proveniente da Bilbao, i The Wizards.

Lo spirito del rock duro, quello classico ed ispirato dall’occulto e che crebbe nell’underground tra gli anni sessanta e settanta, è ben vivo in questa band proveniente da Bilbao, i The Wizards.

Sotto l’etichetta hard rock, infatti, si cela una famigerata congrega di guerrieri/sacerdoti in conflitto contro la modernità a colpi di rock ‘n’ roll, o se preferite di un buon mix tra hard rock, doom rock ed heavy metal.
La band è attiva dal 2013 e questo granitico e tellurico lavoro intitolato Rise Of The Serpent è il terzo su lunga distanza, un altare costruito dal gruppo per i suoi sacrifici al dio del rock, una lastra di marmoreo metallo sulla quale il sangue cola e i rettili sguazzano, mentre Apocalyptic Weapons dà il via al sabba.
Influenze che sono scritte sullo spartito di questa raccolta di brani assolutamente vintage e che attraversano tre decenni e oltre, arrivano sotto forma di hard rock, di questi tempi chiamato old school ma che ha in “classico” l’aggettivo più corretto.
La band opera in un contesto che alterna hard & heavy, doom rock e un accenno a quel psych rock in voga in passato ed ora tornato a ricamare il sound dei gruppi che, di fatto, hanno riportato all’attenzione dei rocker mondiali il genere.
Age Of Man, brano diretto e rock’n’roll, è la classica ciliegina sulla torta confezionata per i rocker con i jeans a zampa di elefante nascosti nell’armadio e gli album di Black Sabbath, Led Zeppelin, Molly Hatchet, Saxon, Iron Maiden e Cathedral in bella mostra vicino al giradischi.
Rise Of The Serpent si fa apprezzare per una carica ed una passione da parte che rapisce, prova ne siano brani trascinanti come Circle Of Time ed Aftermath, nei quali la poca originalità non inficia la voglia di prendere a capocciate il muro di casa, presi dall’entusiasmo contagioso dei The Wizards, possenti e duri come l’acciaio.

Tracklist
1. Apocalyptic Weapons
2. Destiny
3. Circle of Time
4. Distorted Mirrors
5. Age of Man
6. Strings Synchronise
7. Aftermath
8. VOID (Vision of Inner Death)

Line-up
Sir Ian Mason – Vocals
George Dee – Guitar
Phil The Pain – Guitar
Baraka Boy – Bass
Dave O. Spare – Drums

THE WIZARDS – Facebook

BAD As – Midnight Curse

Un album per il quale vale la pena perdersi per una quarantina di minuti tra le sue trame, fatte da una ragnatela di influenze ed ispirazioni che portano il sound del gruppo a viaggiare tra diversi generi, dal rock al metal per mano alla propria anima progressiva.

Il panorama metal/rock nazionale negli ultimi anni si sta valorizzando in modo esponenziale grazie a label molto attive come la Rockshots Records, la quale non manca di dare il suo prezioso supporto a gruppi e artisti di ottimo livello (nazionali ed internazionali) che vanno ad impreziosire la scena.

I BAD As debuttano per l’etichetta con Midnight Curse, un album per il quale vale la pena perdersi per una quarantina di minuti tra le sue trame, fatte da una ragnatela di influenze ed ispirazioni che portano il sound del gruppo a viaggiare tra diversi generi, dal rock al metal per mano alla propria anima progressiva.
Il gruppo, fondato dal bassista Alberto Rigoni, si completa con Alessio “Lex” Tricarico alle chitarre, Marino De Bortoli alla batteria e Mattia Martin alla voce, protagonista come i suoi compagni di una prova sopra le righe.
Midnight Curse ci presenta una band dalla personalità debordante, con un sound che risulta un perfetto mix tra metal progressivo e rock alternativo, tradizione e modernità al servizio di una raccolta di brani potenti e melodici, supportati da una precisa e robusta base ritmica, riff e solos progressivamente metallici, ma che sanno essere taglienti e spettacolarmente heavy, il tutto legato da una prova vocale di livello assoluto.
Senza perdere la bussola i BAD As riescono a far convivere le due principali ispirazioni in tracce che brillano di freschezza compositiva: niente di originale ma talmente ben fatto che dal riff ultra heavy di Black Star in poi è un susseguirsi di spumeggianti saliscendi tra potenza e melodia, raffinato progressive ed irruente hard rock alternativo.
Una raccolta di brani diretti, mediamente corti se pensiamo all’opera come un lavoro progressivo, ma assolutamente perfetti fin dalla title track alla successiva Coming far Away, da Dream Fighter alla conclusiva Dark Element, passando per le due ballad, lo splendido crescendo emozionale di Cause Of My Poetry e This Time.
Tra le trame di Midnight Curse si può riconoscere più di una band che ha ispirato i BAD As, ma la personalità del gruppo e la qualità dei brani riuscirà a conquistare lo stesso senza troppi e spesso inutili paragoni.

Tracklist
1. Black Star
2. Midnight Curse
3. Coming Far Away
4. Shadows of the Night
5. Cause of my Poetry
6. Dream Fighter
7. Open Your Mind
8. At a Sunset
9. This Time
10. Dark Element

Line-up
Mattia Martin – Vocals
Alessio “Lex” Tricarico – Guitars
Marino De Bortoli – Drums
Alberto Rigoni – Bass

BAD AS – Facebook

LE INTERVISTE DI OVERTHEWALL – LAST RITES

Grazie alla reciproca collaborazione con la conduttrice radiofonica Mirella Catena, abbiamo la gradita opportunità di pubblicare la versione scritta delle interviste effettuate nel corso del suo programma Overthewall, in onda ogni domenica alle 21.30 su Witch Web Radio.
Questa volta tocca i savonesi Last Rites.

MC Su Overthewall ospiti i Last Rites: con noi Dave, leader e portavoce della band. Partiamo dall’inizio, quando i Last Rites si formano a Savona già nel 1997. Com’è nata l’idea della band? Avevate già avuto esperienze precedenti nell’underground?

La band è stata formata da me e Jan, il primo chitarrista; si suonicchiava in qualche piccola band improvvisata, ma nulla di serio: i Last Rites sono nati sulla scia di album quali “Somewhere out in space”, “Glory to the brave”… suonavamo Power Metal agli esordi poi, dopo l’abbandono del cantante, io passai anche al microfono ed il suono si spostò verso il Thrash, la nostra passione principale.

MC Nel corso degli anni sono arrivate parecchie soddisfazioni ( nel 2001 vincete un concorso per band emergenti e nel 2004 siete stati selezionati tra le 10 Thrash Metal band più promettenti del panorama italiano) e queste sono senza dubbio degli input che vi hanno permesso di credere sempre di più in ciò che stavate facendo. Qual’è stata la più grande gratificazione che avete ricevuto in questi anni?

Non saprei, ma sicuramente l’articolo su Metal Hammer è stata una piacevole sorpresa; comunque la soddisfazione più grande penso sia ricevere dei bei complimenti per il proprio lavoro.

MC Nemesis è il vostro terzo full-length e celebra i vent’anni di attività della band. Mi parli di questo nuovo lavoro discografico?

Nemesis segna un traguardo importante per la band! E’ stato voluto fortemente da me principalmente per festeggiare in maniera degna i nostri vent’anni di attività.
Contiene cinque pezzi inediti e tre canzoni nuovamente registrate per l’occasione. Tra gli inediti, Fallen Brother è un brano particolare perché è stato scritto in origine da me e Vic Mazzoni, amico e talentuoso chitarrista che non c’è più…

MC Nemesis parla di angoscia e oppressione ma racconta anche del ruolo che ricopre l’uomo all’interno dell’universo, della lotta tra il bene ed il male. Chi ha scritto i testi e da che cosa avete tratto ispirazione per le tematiche?

I testi sono stati scritti da me, Fens ed il Bomber: principalmente parlano del male di vivere, della lotta tra il bene e il male ma anche di morte, depressione, del mondo che ci circonda; il testo che ha ispirato la copertina (Ancient Spirit) parla della ricerca di uno stadio superiore dell’uomo, attraverso un percorso spirituale, fisico e mentale.

MC Ci saranno live a promuovere Nemesis?

Stiamo già promuovendo l’album da un annetto ormai, ma sicuramente ci saranno altre date.
Abbiamo suonato il 23 novembre all’Exenzia club di Prato, il 15 dicembre saremo a Savona al Raindogs Club, in compagnia degli amici Sex’n’Violence e Perceverance, ed il 2 febbraio saremo nuovamente in Toscana al Circus di Scandicci per il primo MASD Records Festival.

MC Che rapporto avete con il pubblico che vi segue? Vedete dei riscontri tra il numero dei followers sui social e il pubblico presente ai vostri live? Sono realmente attivi a sostenere la band anche dal vivo?

I social sono un po’ “aria fritta”, perché non rispecchiano assolutamente la realtà delle cose, anche se sono sicuramente potenti mezzi di comunicazione. In generale la situazione non è delle più rosee, i live sono spesso semi deserti ma noi stringiamo i denti!

MC Dove i nostri ascoltatori possono seguirvi?

Principalmente su facebook (http://www.facebook.com/lastrites0), sul notro canale youtube (http://www.youtube.com/user/lastrites0) e su bandcamp (http://lastrites0.bandcamp.com), dove si può trovare anche molta musica scaricabile gratuitamente!
Iscrivetevi ai nostri canali per ricevere tutte le news!

MC Grazie di essere stato con noi. A te l’ultima parola per chi ci ascolta.

Grazie per l’opportunità ed il supporto, invito tutti a dare un ascolto alla nostra musica, non ne rimarrete delusi!
Belin Metal Rules!