DESECRATE

Il video di In His Image.

Il video di In His Image.

New single In His Image, is the first song of 2019 for Desecrate, after the last album Orpheus (2015), tour and change of line up.

Recorded and directed by Fabio Palombi (Blackwave studio)

IN HIS IMAGE (Lirycs)

Truth is considered profane
Only illusion is sacred
Repress all your doubts In divinity
This ignorance is a web
Of contradictions and delusions

Religion gives faith
in a better life in heaven

I would rather be a devil
In alliance with truth
Than an angel
In alliance with falsehood
God did not make man
In His image
Man made God
In his image

Religion gives faith
in a better life in heaven
Religion destroys
the life we want on earth

You are the Absolution
You have the power

I would rather be a devil
In alliance with truth
Than an angel
In alliance with falsehood
God did not make man
In His image
Man made God
In his image

You are the Absolution
You have the power

Relics Of Humanity – Obscuration

Obscuration è un ep che vale la pena non perdere se si è fan del brutal death di scuola statunitense, snodandosi in un quarto d’ora abbondante di efferatezze sonore degne dei gruppi storici della scena.

Nuovo ep all’insegna del più puro ed efferato brutal death metal da parte dei Relics Of Humanity, band attiva da più di dieci anni nella capitale bielorussa Minsk, in una terra ancora da scoprire del tutto in ambito metallico, ma che sa sempre regalare gradite sorprese.

Una manciata di demo ed un paio di full length (Guided by the Soulless Call del 2012 e Ominously Reigning upon the Intangible licenziato due anni dopo) è la discografia che porta in dote il gruppo, ora tornato a devastare i padiglioni auricolari dei fans del death più estremo e brutale con Obscuration, ep composto da sei tracce che formano un muro sonoro potentissimo costruito si mid tempo ed accelerazioni senza soluzione di continuità
Echi di Suffocation ed Immolation si rinvengono tra le partiture estreme di brani schiacciasassi come When Darkness Consumes God’s Throne e Legions Of The Unbowed, con i quali i Relics Of Humanity aggrediscono e travolgono con il loro tellurico sound.
Obscuration è un ep che vale la pena non perdere se si è fan del brutal death di scuola statunitense, snodandosi in un quarto d’ora abbondante di efferatezze sonore degne dei gruppi storici della scena.

Tracklist
1.Retson Retap
2.Ani Kihu Alamu
3.When Darkness Consumes God’s Throne
4.Whipping the Cursed
5.Legions of the Unbowed
6.Stench of Burning Heavens

Line-up
AJ – Vox
Pavel – Drums
Sergey – Guitrs
Pavel – Bass

RELICS OF HUMANITY – Facebook

Norsemen – Bloodlust

L’impronta è quella di scuola scandinava che viene arricchita da spediti attacchi di matrice thrash/black, per una serie di brani uno più epico e potente dell’altro che rende Bloodlust un esordio di tutto rispetto da parte di questi quattro guerrieri lombardi.

Bloodlust è il primo lavoro dei bergamaschi Norsemen, quartetto arrivato all’esordio su lunga distanza tramite la Time to Kill Records, dopo un ep uscito un paio di anni fa ma che viene interamente incluso con i suoi quattro brani all’interno di questo nuovo lavoro.

Il genere offerto è un death metal epico e guerresco, un’orda di note rabbiose che travolge i nemici non lasciando anima viva al suo passaggio: l’impronta è quella di scuola scandinava che viene arricchita da spediti attacchi di matrice thrash/black, per una serie di brani uno più epico e potente dell’altro che rendono Bloodlust un esordio di tutto rispetto da parte di questi quattro guerrieri lombardi.
L’ottima prova strumentale dei musicisti (Antonio Brignoli alla chitarra, Beppe Bergamaschi al basso e Paolo Munziello alla batteria), un vocalist che usa a suo piacimento growl e scream di stampo black (Federico Rota) ed un sound che è comunque abbastanza personale e dall’impatto devastante, fanno di questo debutto un album imperdibile per gli amanti del death metal epico, grazie ad almeno una manciata di brani esaltanti.
Evil Master, Black Mountain, la spettacolare Fenrir, la debordante Odin, le conclusive Warrior’s Fate e Time Wrecked Kingdom sono le classiche canzoni che, mi si conceda un luogo comune in questo caso inevitabile, non fanno prigionieri, elevando l’album ed i suoi creatori ai vertici del genere.

Tracklist
1. Intro
2. Evil Master
3. Black Mountain
4. Fenrir
5. Bloodlust
6. Odin
7. Serpent
8. Surtur
9. Warrior’s Fate
10. Time Wrecked Kingdom

Line-up
Antonio Brignoli – Guitar
Beppe Bergamaschi – Bass
Paolo Munziello – Drum
Federico Rota – Vocals

NORSEMEN – Facebook

Mosh-Pit Justice – Fighting the Poison

Il thrash-core della Grande Mela non muore mai e fa scuola anche nella Bulgaria di questa notevole e potentissima band.

Nati sette anni or sono, i bulgari Mosh-Pit Justice sono un entusiasmante trio, arrivato già al quarto album. Il loro è un thrash assai aggressivo e potentissimo, di scuola newyorkese (Nuclear Assault e Overkill, omaggiati in copertina), che non esclude comunque, col suo approccio molto core, inattese aperture epico-melodiche, in stile Sanctuary.

L’energia degli otto pezzi non viene mai meno e lascia quasi senza respiro l’ascoltatore. Il fatto, peraltro, che certe tracce raggiungano i sei minuti dice non poco circa la capacità dei tre di costruire canzoni anche alquanto articolate, senza alcuna caduta. La band dell’Europa orientale riesce quindi a lasciare il segno, con una voce duttile e cori ben curati. La chitarra la fa naturalmente da padrona, ottimamente supportata da una sezione ritmica che guarda al thrash ottantiano, con frutto, competenza e una adeguata capacità di aggiornamento. La velocità e le variazioni ritmiche sono le due costanti del lavoro, con un sound moderno e dinamico, arioso e dalla grande forza, con assoli marziali ed a tratti quasi epici. Con i loro inni di battaglia (urbana), i Mosh-Pit Justice si candidano ad un posto al sole e quanti amano il thrash metal impregnato di hardcore ne saranno conquistati. Veramente un grandissimo lavoro, massiccio e dalla notevole forza d’impatto.

Track list
1- Round to Decay
2- Feed Me to the Flames
3- God Wills It
4- The Serpent’s Call
5- State of Damnation
6- In the Final of Days
7- Prove Your Faith
8- Forging Our Fate

Line up
Maryian Georgiev – Bass
Georgy Peichev – Vocals
Staffa Vasilev – Guitars / Drums

MOSH PIT JUSTICE – Facebook