Captain Crimson – Remind

Per molti il ritorno in auge dei suoni vintage è quanto di più obsoleto e privo di originalità possa esistere nel mondo del metal e del rock, ma per una grossa fetta di consumatori abituali di musica le varie scene, oggi, godono di una tradizione old school che mantiene vivo il legame tra la musica del vecchio millennio e le nuove sonorità (che poi tanto nuove non sono) degli anni duemila.

Nell’hard rock classico non è una novità, il genere è tra tutti quello più legato ai suoni dei mostri che incendiarono gli anni settanta e la Scandinavia da questo lato fa la voce grossa, prendendosi a spallate con la scena statunitense e molte volte avendo la meglio, con band e album che entusiasmano non poco.
I Captain Crimson provengono da Örebro, città dalla forte tradizione hard blues, arrivano con Remind al terzo lavoro e in barba ai detrattori sparano una decina di colpi ad altezza uomo di hard rock blueseggiante e legato ben stretto al periodo settantiano.
Niente di nuovo direte voi, i Rival Sons, i The Answer e i Blues Pills, tanto per fare alcuni esempi, lo fanno già da un po’ e sono riusciti, insieme ad altri gruppi, ad uscire dall’underground per impregnare di rock blues le classifiche del settore, ma è indubbio che il gruppo svedese sia una bomba pronta ad esplodere facendo scivolare nell’ombra i più famosi (per ora) rivali.
Remind è un tripudio di musica settantiana dove il blues di Zeppelin e Bad Company incontra atmosfere sabbathiane come la moda di oggi impone, così da rendere il tutto rituale e stonerizzato il giusto per sciogliere i cuori dei rockers degli anni 2000.
Tocca vette altissime questo lavoro (l’opener Ghost Town, il blues della splendida Money, Drifting), mentre la patina laccata di certe produzioni lascia spazio ad una carica selvaggia , ereditata dai primi Led Zeppelin e nascosta tra richiami ora ai Black Crowes ora ai Blue Cheer.
La scuola hard rock scandinava dona ai suoi ammiratori un altro gruppo da venerare: Remind, uscito nel 2016, si può certamente considerare come uno dei lavori più riusciti arrivati alla base negli ultimi mesi

TRACKLIST
01. Ghost Town
02. Bells From the Underground
03. Love Street
04. Black Rose
05. Money
06. Drifting
07. Remind
08. Let Her Go
09. Alone
10. Senseless Mind

LINE-UP
Stefan Lillhager – Vocals
Andreas Eriksson – Guitars
Mikael Lath – Drums
Chris David – Bass

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