WIEGEDOOD – De Doden Hebben Het Goed III

Tre anni dopo il primo atto arriva infine il terzo album facente parte della trilogia De Doden Hebben Het Goed, sviluppata magnificamente da parte dei belgi Wiegedood.

Tale risultato non è frutto del caso, del resto questi musicisti sono coinvolti nella ben nota Church Of Ra (la cui punta di diamante sono gli AmenRa, dei quali fa parte il vocalist e chitarrista dei Wiegedood, Levy Seynaeve), per cui, pur trovandoci al cospetto di un disco di puro black metal, l’interpretazione del genere che viene offerta è sublime e ben al di sopra della media.
Come sovente avviene, è dagli eventi luttuosi che scaturiscono le opere più coinvolgenti dal punto di vista emotivo, e a tale regola non sfugge neppure questo progetto nato per omaggiare la memoria di un amico del batterista Wim Coppers (la cui band madre sono gli Oathbreaker, così come per l’altro chitarrista Gilles Demolder).
De Doden Hebben Het Goed III è la sintesi mirabile di quelle forze contrastanti che animano di norma il black metal, ovvero la componente atmosferica e quella propriamente definibile raw: grazie a ciò i quattro brani dell’album sono furiosamente intensi, meravigliosamente catartici.
Proprio perché in quest’espressione musicale è rimasto ben poco da inventare, la differenza può essere fatta solo dall’impatto, emotivo o destabilizzante che sia: il black dei Wiegedood affonda radici ben salde nel freddo suolo norvegese ma viene restituito con l’urgenza tipica alla quale ci hanno abituati le band appartenenti alla cerchia del collettivo belga.
E’ naturale, quindi, lasciarsi avvolgere da brani come Doodskalm, con il suo splendo break centrale di matrice “post”, ed un finale di dolente bellezza, o la title track, monumentale esempio di come la potenza evocativa della musica apparterrà sempre al novero delle (poche) cose che rendono sopportabile il nostro viaggio terreno.
De Doden Hebben Het Goed III rappresenta una prova di forza spaventosa, ma mai quanto lo può essere l’idea che il percorso dei Wiegedood si possa esaurire qui: ci sono ancora troppe storie che hanno bisogno della loro musica per essere adeguatamente raccontate.

Tracklist:
1. Prowl
2. Doodskalm
3. De Doden Hebben Het Goed III
4. Parool

Line-up:
Gilles Demolder – Guitars
Wim Coppers – Drums
Levy Seynaeve – Guitars & Vocals

WIEGEDOOD – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »