Capita, fortunatamente più spesso di quanto crediate, che una proposta musicale, sconosciuta fino all’attimo prima di aver schiacciato il tasto play, si riveli un’autentica sorpresa.
Così ecco che, stordito ed ipnotizzato dalle pesanti e messianiche note che compongono l’opera, vi lascio il mio parere (specialmente se siete amanti di queste sonorità) sul secondo lavoro di questo quartetto proveniente dalla Finlandia.
La band in questione si chiama Altar Of Betelgeuze, è stata fondata da Matias Nastolin (Decaying), Olli Suurmunne (Stream Of Sorrow, ex-Decaying) e Juho Kareoja nel 2010 ed è del 2014 l’esordio sulla lunga distanza Darkness Sustains the Silence.
Among The Ruins continua il percorso iniziato dal primo lavoro, un inesorabile e lento viaggio messianico tra death/doom e stoner, a comporre un affascinante e perfetto riassunto di questi tre generi assemblati in un unico mastodontico sound.
Doom metal classico, death metal e stoner rock si uniscono per regalare emozioni che vanno aldilà del semplice ascolto, in un’esperienza onirica tra i misteri di quelle terre indomite: i brani sono tutti splendidi ma sono No Return e la conclusiva title track a lasciare le impressioni migliori, le voci si danno il cambio tra cleans evocative e gorgoglianti parti doom/death, tradizione del metal estremo di queste terre già dai primi anni novanta; Among The Ruins ne esce come figlio legittimo di quel sound, con la parte stoner che rende l’atmosfera ancor più ipnotica e fumosa.
Se siete amanti di questi generi perdervi un album del genere sarebbe davvero un peccato, perché Among The Ruins è un lavoro di cui non farete più a meno.
TRACKLIST
1.The Offering
2.Sledge of Stones
3.No Return
4.New Dawn
5.Absence of Light
6.Advocates of Deception
7.Among the Ruins
LINE-UP
Juho Kareoja – Guitars
Matias Nastolin – Bass, Vocals (growling and spoken word)
Olli “Otu” Suurmunne – Guitars, Vocals (clean and throat singing)
Aleksi Olkkola – Drums