Bleed From Within – Era

Che gli scozzesi Bleed From Within non fossero più dei novellini si capiva dall’anno di inizio attività (2005) e dalla discografia che contava tre full length più una manciata di lavori minori, prima che Era arrivasse tramite la Century Media a portare un po’ di freschezza ad un genere prigioniero dei suoi cliché ed in crisi qualitativa ormai da qualche tempo.

Non che l’album, atteso dai fans cinque lunghi anni, brilli di chissà quale novità stilistica particolare, ma dalla sua la band ha un talento non comune nell’amalgamare aggressività e melodia in un unico devastante sound.
D’altronde i Bleed From Within hanno un passato da gruppo deathcore e la frangia più estrema del death metal moderno continua fortunatamente ad ispirare la band scozzese.
Era si presenta come un lavoro duro come la roccia, il sound bilancia potentissimi mid tempo ad accelerate tipiche di certo thrash metal targato 2018, tra rabbiose frustate estreme e melodie ben inserite nella struttura del sound senza perdere un grammo in impatto e violenza.
Afterlife, la vibrante Shiver, il tornado Bed Of Snake, elevano il gruppo ad ottimi mestieranti del genere suonato, come scritto senza tocchi originali di sorta ma suonato con il cuore e senza le ruffianerie che indeboliscono l’atmosfera delle opere odierne, impegnate più a convincere l’ascoltatore di essere al cospetto della new sensation del momento che far male come conviene e come riesce quel piccolo gioiellino di I am Oblivion, Pt.II.
Scott Kennedy e soci continuano il loro percorso con la naturalezza di chi è convinto dei propri mezzi ed è in possesso della giusta attitudine, risultando un gruppo con un sound personale, e soprattutto onesto.
Era è un buon lavoro che gli amanti del genere non dovrebbero ignorare, sono troppo pochi i lampi metalcore sul mercato odierno per trascurare un album come l’ultimo lavoro dei Bleed From Within.

Tracklist
1. Clarity
2. Crown of Misery
3. Cast Down
4. Afterlife
5. Shiver
6. Bed of Snakes
7. I am Oblivion, Pt. II
8. Alone in the Sun
9. Gatekeeper
10. Ruina
11. Alive

Line-up
Scott Kennedy – Vocals
Ali Richardson – Drums
Craig “Goonzi” Gowans – Guitar
Steven Jones – Guitar
Davie Provan – Bass

BLEED FROM WITHIN – Facebook

Frontiere Sonore Radio Show Frontiere Sonore è una nuovo format radiofonico ospitato da Radio Jasper, condotto da Simone Benerecetti di In Your Eyes Magazine e da Federico "Deca" De Caroli. Musica senza frontiere e senza condizioni, se non quella di una qualità artistica che la renda interessante al di là dei generi.

  • Come rovinare la playlist natalizia – piccola guida per rocker bastardi
    by Claudio Frandina on 24 Dicembre 2025 at 16:43

    C’è sempre un momento, tra l’antipasto e il secondo, in cui qualcuno dice: “Mettiamo un po’ di musica natalizia?”. È lì che si decide chi sei davvero. Se accetti Michael Bublé, hai perso. Se invece sorridi, annuisci e inizi a sabotare la playlist dall’interno, allora sei dei nostri.

  • Frontiere Sonore – PUNTATA 10
    by Simone Benerecetti on 24 Dicembre 2025 at 9:37

    Ascolteremo: Enoo T, Outrage, Isla Georgia Autumn Wolfe, Mylo Bybee, Jenno & Peder, Gavial, Michele Di Filippo, The Freak Accident, One Man Army, Percy Charles.

  • Danny Kuttner – Lilly
    by Leonardo Pulcini on 23 Dicembre 2025 at 15:41

    Nel salotto della nonna, Danny Kuttner raccoglie i ricordi e li trasforma in un disco incorporeo, strumento più suo che nostro per guarire il dolore della scomparsa.

  • Bee Bee Sea – Stanzini can be allright
    by Reverend Shit-Man on 21 Dicembre 2025 at 22:31

    Cinque anni fa usciva “Day ripper“, il penultimo album dei Bee Bee Sea, e fu l’oggetto di una delle primissime recensioni pubblicate, su questa webzine, da chi vi scrive. In quelle righe, invero ancora piuttosto acerbe, parlavo del trio mantovano (composto sempre da Andrea Onofrio alla batteria, Giacomo Parisio al basso e Damiano “Wilson Wilson”

  • The Queen Is Dead Volume 183 – Graven, Zombie Eater, Stone Machine Electric
    by Massimo Argo on 20 Dicembre 2025 at 17:50

    Graven, Zombie Eater, Stone Machine Electric: black metal atmosferico da un one man band italiano, sludge marcio e sporco dalla Finlandia e si chiude con lo space doom stoner dal Texas. 

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »