Brain Distillers Corporation – Medicine Show

La ricetta all’apparenza è semplice : prendete Alice In Chains e Soundgarden, potenziateli con dosi letali di groove e metal dai rimandi southern (Black Label Society e Black Stone Cherry) ed avrete in mano il ricco piatto musicale che i Brain Distillers Corporation hanno preparato per voi.

Sembra facile, perché poi i vari sapori devono essere perfettamente bilanciati per la riuscita di questo piccantissimo piatto che vi farà letteralmente saltare sul tavolo ed attaccarvi al collo di una bottiglia prima che il fuoco vi bruci le budella.
Medicine Show è il secondo album di questa band milanese con l’America nel cuore e la sua musica nella testa: il primo lavoro (Ugly Farm), uscito due anni fa, aveva già mietuto vittime tra i fortunati che si erano imbattuti nel quintetto, ora arriva la conferma con questa nuova raccolta di irresistibili brani che tributa il rock statunitense degli anni novanta.
Grunge, alternative rock e southern metal confluiscono in un sound diretto e coinvolgente, con un’anima blues che veglia su brani assolutamente irresistibile, almeno per chi ama il genere ed il rock a stelle e strisce.
Pesante, sanguigno e divertente, Medicine Show non conosce freni e sbavature, parte come un tir e si ferma solo quando l’ultima nota di Syriana ci lascia nel silenzio dopo una tempesta di note nate in una Milano travestita da Seattle, con il clima nebbioso che si trasforma nel caldo secco della frontiera e con la cover di Man In The Box degli Alice In Chains a confermare le ispirazioni del combo valorizzando una track list perfetta.
La title track, Reaction, The Storm non fanno prigionieri, la pesantezza ritmica e colma di groove prende sotto braccio le melodie e i chorus di scuola grunge riunendosi con le atmosfere southern di cui vive l’album.
I Brain Distillers Corporation proseguono nella loro personale rivisitazione del rock/metal made in Usa, riuscendo in ciò che non riesce a molti, divertire e risultare convincenti.

Tracklist
1. Medicine Show
2. Reaction
3. In The Land Of Colours
4. The Storm
5. Convince Me
6. The Brains in the Van
7. Man in The Box – Alice in Chains Cover
8. Nezara Viridula
9. A Time For Silence
10. What is Real for You
11. Syriana

Line-up
Marco ‘Pascoso’ Pasquariello – Vocals
Matteo ‘Matt’ Bidoglia – Guitar
Francesco ‘Frank’ Altare – Guitar
Luca ‘Tambu’ Frangione – Bass
Fabrizio ‘Thompson’ Ravasi – Drums

BRAIN DISTILLERS CORPORATION – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • GINO and the GOONS – s/t
    by Reverend Shit-Man on 12 Settembre 2025 at 20:00

    Come avrebbero suonato i Ramones se, invece di Joey Ramone, al microfono ci fosse stato Johnny Thunders? E’ la domanda che, diverse volte, si è posto chi vi scrive, mentre ascoltava il nuovo (e sesto complessivo) album, omonimo, degli statunitensi Gino and the Goons – uscito quest’anno su Slovenly Recordings – perché è esattamente l’incastro

  • Sir Petrol Evil design
    by Massimo Argo on 12 Settembre 2025 at 14:06

    Sir Petrol Evil design, un debutto molto notevole, un viaggio diverso e frastagliato, mai scontato e sempre bellissimo, dentro di noi e dentro il sé.

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »