Eccoci a presentavi una band grindcore proveniente da New York, i devastanti Buckshot Facelift.
Un grindcore dal piglio punk, alternato a devastanti e potentissimi tratti brutal death metal, sono le principali caratteristiche di questo famigerato quartetto nato qualche anno fa nella grande mela e che arriva oggi al quarto album dopo Universal Goat Tilt del 2007, Anchors of the Armless Gods licenziato nel 2009 ed il precedente Elder’s Rasp, uscito quattro anni fa.
Ulcer Island viaggia con una potenza lasciata libera di imperversare, mentre un songwriting molto vario riesce ad inchiodare alle cuffie anche se non si è fans accaniti del genere.
Sfuriate velocissime e frenate improvvise, attimi di quiete acustica, prima di riprendere il massacro, con un lotto di canzoni che trovano sicuramente apprezzamento da parte di chi ascolta grindcore, hardcore e metal estremo, mentre ad ogni passo la velocità aumenta, la potenza si fa pesante e monolitica ed i Buckshot Facelift escono vincitori dallo scontro con i nostri padiglioni auricolari.
I brani passano dalle tipiche sfuriate da un minuto di massacro, a tracce più articolate ed in linea con il death più sperimentale (Delusions Of A New Age, A Trophy Cup Intoxicant).
Un album estremo ed alternativo (nel suo genere) che, partendo da una struttura grindcore, esplora diversi modi di suonare musica al limite.
TRACKLIST
1.Ulcer Island
2.Czech Yourself
3.Afterbirth Puzzle 2016
4.Ascend to Descend
5.Burn the Baby Raper
6.OxyDocs
7.Sundress Skeletor
8.Comptroller Cult
9.What Does Fergus Dream Of?
10.Hell Eats Repetition (Goodbye)
11.Don’t Hang From the Pipes
12.Weathered Mask of Autumn (Unearthing the Armless)
13.Delusions of a New Age
14.Dustification (End Times version)
15.A Trophy Cup Intoxicant
LINE-UP
W. Smith – Vocals
Tom Anderer – Bass, Vocals
Sal Gregory – Drums
Rick Habeeb – Guitar, Vocals
Terrell Grannum – Guitar, Vocals