Burial In The Sky – Creatio et Hominus

Terzetto proveniente dagli States, i Burial In the Sky licenziano il secondo full length intitolato Creatio Et Hominus, album che vede la band alle prese con il classico sound death dai rimandi progressivi e valorizzato dalle indubbie doti tecniche dei musicisti.

Un suono di un sax pinkfloydiano fa da intro alla cascata di note che vi travolgerà all’ascolto di Creatio Et Hominus, che si sviluppa in una mezz’ora abbondante di ghirigori tecnici, momenti di pacata atmosfera progressiva e sfuriate death metal.
Niente di nuovo, ovviamente, ma assolutamente consigliato a chi si nutre di metal estremo progressivo: l’album non lascia dubbi sulla bravura del terzetto americano composto da James Tomedi (chitarra, tastiere, mandolino e kalimba), Zach Strouse (basso e sax) e Sam Stewart (batteria, piano), più una serie di ospiti che lascia il suo contributo nelle tracce di questo buon lavoro.
La struttura di brani come Tesla, The Pivotal Flame o la title track non sono certo una novità per chi di questo genere è attento ascoltatore, ma i Burial In The Sky aggiungono al sound quel tocco inaspettato di psichedelia che ne personalizza l’approccio, senza uscire dai sicuri binari di una formula collaudata ormai da tempo.
Album sicuramente da annoverare tra quelli consigliati agli appassionati di settore, Creatio Et Hominus garantisce un posticino ai Burial In The Sky tra le più interessanti novità del technical progressive death metal, anche se il livello dei gruppi top è ancora lontano.

Tracklist
1. Nexus
2. Tesla *All vocals by ex-vocalist Jimmy Murphy
3. Nautilus’ Cage
4. The Pivotal Flame
5. Psalms Of The Deviant
6. 5 Years
7. Creatio et Hominus (Ft. a guest solo from Brody Uttley of Rivers Of Nihil)

Line-up
James Tomedi – Guitars, Slide, Keys, Mandolin, Kalimba
Zach Strouse – Bass Guitar, Sax (All Sax playing on the new Rivers Of Nihil)
Sam Stewart – Drums, Piano

Jorel Hart – Vocals
Jimmy Murphy – Vocals

BURIAL IN THE SKY – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • GINO and the GOONS – s/t
    by Reverend Shit-Man on 12 Settembre 2025 at 20:00

    Come avrebbero suonato i Ramones se, invece di Joey Ramone, al microfono ci fosse stato Johnny Thunders? E’ la domanda che, diverse volte, si è posto chi vi scrive, mentre ascoltava il nuovo (e sesto complessivo) album, omonimo, degli statunitensi Gino and the Goons – uscito quest’anno su Slovenly Recordings – perché è esattamente l’incastro

  • Sir Petrol Evil design
    by Massimo Argo on 12 Settembre 2025 at 14:06

    Sir Petrol Evil design, un debutto molto notevole, un viaggio diverso e frastagliato, mai scontato e sempre bellissimo, dentro di noi e dentro il sé.

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »