Dispnea – Incitement To Self Destruction

Questo ep d’esordio intitolato Incitement To Self Destruction potrebbe rivelarsi uno dei classici degli ultimi anni del genere in Italia: chi ama il black metal qui troverà molte perle nere, confermando la scuola napoletana del nero metallo fra le più efficaci.
No Point in Living – The Cold Night

The Cold Night mostra un notevole equilibrio tra le diverse componenti del sound e, pur non brillando per la sua originalità, merita di ritagliarsi ben più di un ascolto distratto da parte di chi ama il black metal nelle sue sembianze melodico-depressive.
Déhà – Cruel Words

Cruel Words dimostra quale impatto emotivo devastante possa produrre l’incontro tra il depressive ed il post metal, quando viene composto da quello che non esito a definire uno dei maggiori artefici contemporanei dell’arte musicale nelle sue più dolorose sembianze.
Afraid of Destiny – S.I.G.H.S.

S.I.G.H.S. può rappresentare per gli Afraid Of Destiny una sorta di compendio definitivo dei primi 5-6 anni di carriera, propedeutico alla creazione di nuovo materiale inedito in grado di consolidare il nome di questa realtà dal grande potenziale non ancora del tutto espresso.
Amataster – Frammenti

Debutto col botto per la one-man band lucana. Un lavoro pressoché perfetto, un depressive black metal ricco di pathos e atmosfera, che non può e non deve passare inosservato.
Eyelessight – Athazagorafobia

Gli Eyelessight dipingono nella maniera più fedele e dolente un grigio quadro solcato da rivoli scarlatti e regalano un’opera di rara intensità emotiva.
Imber Luminis & Eyelessight – As The Sun In Your Eyes

As The Sun In Your Eyes è una mirabile sintesi tra quanto ha saputo fare Déhà con il suo progetto più vicino al depressive, Imber Luminis, e il più diretto e straziante approccio alla materia di Kjiel, accompagnata anche dal sempre presente HK alla batteria e, per l’occasione, anche alla voce.
Damnatus – Un Niente

Quello di Damnatus è un depressive black cadenzato e melodico, basato soprattutto su un lavoro chitarristico lineare ma efficace nel generare melodie dolenti sulle quali, poi, si poggia lo screaming disperato che declama testi in italiano molto diretti ma non banali.
Déhà – 4 5 6

Déhà riesce a produrre un lavoro che si rivela atmosferico, sofferto e disperato, ricco di svolte che costituiscono delle sorte di portali i quali, per assurdo, paiono spalancarsi sempre e soltanto in luoghi dove non sembra esserci requie per le anime tormentate.
Imber Luminis – Contrasts

In Contrasts il pathos non viene mai meno in alcun momento e, anzi, sembra montare in maniera costante, così come cresce la consapevolezza di non poter sfuggire al proprio doloroso sentire se non solo, parzialmente, grazie al potere catartico della musica.
Totalselfhatred – Solitude

Non è affatto semplice raffigurare la sofferenza ed il disagio interiore attraverso contenuti musicali così nitidi e relativamente accessibili: la grandezza dei Totalselfhatred risiede proprio in questa dote che è solo di pochi.
Angor Animi – Cyclothymia

Cyclothymia è un lavoro rivolto a chi l”angor animi” se lo porta dentro fin dalla nascita, pur se in maniera latente: solo così allora può concretizzarsi questa sorta di scambio emozionale che porta l’ascoltatore a condividere gli stati d’animo evocati dalla musicista.
Taiga – Cosmos

Da questa interpretazione del genere ciò che si richiede ai musicisti è la capacità di trasformare il senso di disperazione e tragedia incombente in sonorità intense ed in grado di scuotere ed emozionare: l’operazione ai Taiga riesce alla perfezione, dando alle stampe uno dei migliori album ascoltati nel settore negli ultimi anni.
Mortis Mutilati – The Stench Of Death

Pur senza possedere un forte impulso innovativo, il nome Mortis Mutilati si fa ricordare per un’interpretazione musicale delle pulsioni più oscure dell’animo umano tutt’altro che inflazionata, con il suo incedere tragico e allo stesso tempo decadente.
Nortt – Endeligt

Sono passati dieci anni ma Nortt sembra ancora più convinto nell’esplorare oscuri e vuoti abissi, ove non risiedono speranza ma solo morte e desolazione.
Deinonychus – Ode To Acts Of Murder, Dystopia And Suicide

Il black doom dalle forti venature depressive dei Deinonychus torna ad inquietarci, sempre sotto l’egida della My Kingdom Music.
L’Infinito Abisso Dell’Anima – In Viva Morte Morta Vita Vivo

Ciò che viene offerto dalla coppia di musicisti è un black atmosferico e depressivo dalla notevole intensità, cantato in italiano, e con un senso melodico sempre ben presente anche quando i ritmi si fanno più incalzanti.
Lascar – Saudade

Il titolo Saudade, nel senso di sentimento di rimpianto, di malinconia nostalgica, si adatta alle perfezione a queste sonorità che non possono mai lasciare indifferenti gli animi sensibili, specialmente quando vengono maneggiate con questa perizia.
Falaise – My Endless Immensity

My Endless Immensity è una prova di buon livello, abbastanza consistente e in grado di fare emergere adeguatamente la sensibilità compositiva di questi due bravi musicisti.
Suicide Forest – Descend Into Despair

Come da ragione sociale e titolo dell’album, la materia qui trattata è un depressive black dal buon impatto melodico ed atmosferico e contaminato da una altrettanto gradita componente ambient.