Who Dies In Siberian Slush – We Have Been Dead Since Long Ago
Secondo uscita su lunga distanza per i moscoviti Who Dies In Siberian Slush, dopo il buon esordio “Bitterness Of The Years That Are Lost” datato 2010.
Mental Torment – Mental Torment
Un growl efficace e un suono di chitarra diluito e alla costante ricerca della giusta melodia da incastonare all’interno di atmosfere opprimenti sono gli ingredienti che fanno di “On The Verge …” un disco riuscito e convincente.
Inner Sanctvm – Christi Testamenta
Nel complesso questo è un disco che, oltre a non deludere chi ama questo tipo di sonorità, si rivela di gran lunga superiore a certi lavori pretenziosi ma di relativa qualità e di ancor più dubbia genuinità pubblicati ultimamente.
Caronte – Ascension

La band proveniente da Parma con questo disco s’impone con prepotenza all’interno della scena doom, in Italia e non solo, creando un disco capace di trovare un feedback immediato nell’ascoltatore.
Myridian – Under The Fading Light
Pregevole esordio autoprodotto degli australiani Myridian, autori di un gothic-doom di rimarchevole spessore; collocabili in un ipotetico punto d’incontro tra Novembers Doom, Daylight Dies e Type 0 Negative, i cinque ragazzi di Melbourne mettono sul piatto un disco privo di sbavature e di grande intensità, grazie anche al contributo alla consolle di un nume tutelare […]
Doomed – In My Own Abyss

Il secondo lavoro di Pierre conferma pienamente le già ottime sensazioni destate nell’esordio, grazie anche a una contiguità stilistica, quasi inevitabile direi, visto il breve intervallo di tempo trascorso tra l’uscita dei due dischi.
Ennui – Mze Ukunisa
Un esordio che, oltre ad essere vivamente consigliato ai più devoti a questo tipo di sonorità, costituisce anche l’ennesimo segno di vitalità da parte dell’emergente scena doom dell’ex-Unione Sovietica.
Funeral – Oratorium

I Funeral del 2012 sono una band senz’altro meritevole di attenzione ma difficile da collocare all’interno di un genere come il doom più estremo, nel quale la coerenza stilistica appare più un pregio che non un difetto.
Dawn Of Winter – The Skull Of The Sorcerer

Una buona prova, sicuramente interessante per chi apprezza il doom nella sua versione più classica, con la speranza che sia l’antipasto di una prossima uscita su lunga distanza.
Forgotten Tomb – And Don’t Deliver Us From Evil

“… And Don’t Deliver Us From Evil” è un prodotto di respiro internazionale, collocabile per affinità tra i primi Katatonia e gli ultimi Shining, ma con un sound del tutto personale e riconoscibile dalla prima nota, caratteristica, questa, che possiedono solo le band di alto spessore
Obscura Amentia – Ritual

Un lavoro che merita d’avere una possibilità soprattutto da parte di chi apprezza il black di matrice svedese, ma che potrebbe soddisfare anche i più integralisti così come chi predilige, del genere, gli aspetti più melodici.
Embrace Of Silence – Leaving The Place Forgotten By God

Un album davvero valido, tutto sommato meno derivativo di tanti altri che mi è capitato di recensire recentemente in ambito doom, che merita ben più di un ascolto distratto da parte dei fans del genere.
Doomed – The Ancient Path

Nel tirare le somme, non si può che apprezzare in maniera incondizionata questo lavoro, che mette in mostra il sicuro talento del musicista di Zwickau.
Abske Fides – Abske Fides

E’ possibile che gli Abske Fides siano ancora alla ricerca di una stabilità che consenta loro di focalizzarsi su un percorso musicale ben definito.
Bretus – In Onirica

Quest’album possiede secondo me, tra gli altri pregi, quello di essere appetibile anche per un pubblico non di “settore”, intendendo con questo che, anche chi non fosse avvezzo alle tipiche sonorità del doom, potrà apprezzare compiutamente la grande musica racchiusa all’interno di “In Onirica”.
Ecnephias – Inferno

“Inferno” possiede tutto ciò che servirebbe per fare breccia anche in una parte di pubblico non di settore: tracce dallo straordinario impatto emotivo, contraddistinte da melodie evocative e inserite in un tessuto sonoro all’altezza di grandi nomi del metal mediterraneo
Process Of Guilt – Fæmin
Paradossalmente l’unico autentico problema dei Process Of Guilt è che, dopo un album di questa levatura, riuscire a fare meglio sarà pressoché impossibile : un cruccio che molte band vorrebbero avere …
The Foreshadowing – Second World

Continua inarrestabile l’ascesa dei The Foreshadowing che, con Second World, pubblicano il disco della definitiva consacrazione.
Evadne – The Shortest Way

Un autentico gioiello che gli appassionati del genere non devono lasciarsi sfuggire per alcun motivo.
When Nothing Remains – As All Torn Asunder

La band riesce a mantenere sempre un eccellente equilibrio, evitando da una parte di cadere nel’immobilismo di certo funeral e dall’altra di farsi attrarre irrimediabilmente dalla faciloneria di molte proposte gothic-doom.