Presentati come una delle band di maggior spicco della scena thrash metal olandese, i Distillator sono un trio dedito ad uno speed/thrash di matrice old school.
Il gruppo, con Summoning The Malicious, taglia il traguardo del secondo full length, successore del debutto sulla lunga distanza Revolutionary Cells, uscito un paio di anni fa, e dell’ep omonimo del 2013.
La band, senza compromessi e con una venerazione per i suoni tradizionali, si cimenta nel classico thrash metal ottantiano, più statunitense che europeo in verità, dunque aspettatevi l’alternanza tra selvagge ripartenze a velocità illegale, voce aggressiva ma pulita e tempi medi che variano il mood di un lavoro devastante sotto ogni aspetto.
Si torna davvero negli anni d’oro del metal, con i Distillator e la loro mezz’ora abbondante di fughe senza freni lungo lo spartito, buone parti strumentali che fanno onore all’heavy metal suonato a cento all’ora e che ha fatto la storia.
Mechanized Existence, Enter The Void, l’oscura ed atmosfericamente lontana dai soliti cliché del thrash The King Of Kings, che si avvicina, a tratti, al metal classico più epico, sono i brani che alzano la qualità di Summoning The Malicious e ne fanno un album dedicato agli amanti dello speed/thrash tradizionale: mentre le band storiche stanno tornando ai fasti dei tempi che furono, la voglia di headbanging si fa sempre più marcata nei thrashers sparsi per il mondo.
TRACKLIST
1. Blinded By Chauvinism
2. Mechanized Existence
3. Estates Of The Realm
4. Summoning The Malicious
5. Enter The Void
6. Algorithmic Citizenship
7. Stature Of Liberty
8. The King Of Kings
9. Megalomania
LINE-UP
Laurens H. – Vocals, Lead Guitars
Frank R. – Bass / Backing Vocals
Marco P. – Drums