Elevators To The Grateful Sky – Nude

Sono passati cinque anni dal bellissimo debutto Cloud Eye e tre dal capolavoro Cape Yawn e il viaggio degli Elevators To The Grateful Sky nel rock degli ultimi trent’anni del secolo scorso continua con questo terzo album intitolato Nude.

Con un contratto nuovo di zecca con la label greca Sound-Effects Records, ed accompagnato dallo splendido artwork realizzato come sempre dal frontman Sandro di Girolamo, i rockers parlermitani tornano con un questi nuovi undici brani che confermano il loro status di spicco nella scena underground in ambito stoner/psych rock.
D’altronde i componenti della band hanno sempre dedicato il loro talento a più di un genere, passando con disinvoltura dal metal estremo al rock ed alle sue tante sfaccettature dimostrando di saper convincere sia come Elevators To The Grateful Sky che nelle altre incarnazioni Sergeant Hamster, Haemophagus, Undead Creep e Cavernicular, tanto per nominare quelle di cui nel tempo ci siamo occupati e che puntellano una delle scene più interessanti del nostro paese.
La band, in questo nuovo lavoro, torna alle sonorità che avevano caratterizzato il debutto, lasciando in parte lo spirito garage che aveva animato lo splendido Cape Yawn per un viaggio che dal deserto porta la band ancora una volta nelle strade della piovosa Seattle.
Ovviamente la parte psichedelica e stoner è ben presente nei vari brani che compongono Nude, con l’opener Addaura che come un trip sale, stonata e psichedelica e di matrice settantiana.
Il quartetto prepara il campo per quello che sarà l’album più vario scritto fino ad oggi, con una serie di ispirazioni ed atmosfere che vanno dagli anni sessanta ai novanta, trent’anni di rock e hard rock catapultati in un’opera che affascina e tiene incollati alle cuffie dalla prima all’ultima nota.
Beggars Can’t Be Choosers, Insects In Amber, lo stoner/doom di Flowerian, Song For July, In Your Hands (che ricorda non poco gli Alice In Chains), mostrano un gruppo dall’approccio più diretto rispetto al passato.
Manca in questo lavoro il brano da jam session come poteva essere la title track dell’album precedente, ma il suo fagocitare ispirazioni che vanno dai The Beatles agli Alice In Chains, dai Kyuss ai Nirvana, dai Black Sabbath ai Cathedral per restituirle sotto forma di un sound personale ed ormai riconoscibilissimo, contribuisce a rendere Nude un altro straordinario lavoro targato Elevators To The Grateful Sky.

Tracklist
1.Addaura
2.Beggars Can’t Be Choosers
3.Like A Seashell
4.Nude
5.Insects In Amber
6.Night’s Out
7.Flowerian
8.Drowned Dragness
9.Song For July
10.In Your Hands
11.The Trembling Watermoon

Line-up
Sandro di Girolamo – vocals and percussion
Giorgio Trombino – guitars, bass, alto saxophone, congas, keyboards, alternate lead vocals
Giuseppe Ferrara – rhythm guitars
Giulio Scavuzzo – drums, darbouka, tambourine, percussion and alternate lead vocals

ELEVATORS TO THE GRATEFUL SKY – Facebook

Frontiere Sonore Radio Show Frontiere Sonore è una nuovo format radiofonico ospitato da Radio Jasper, condotto da Simone Benerecetti di In Your Eyes Magazine e da Federico "Deca" De Caroli. Musica senza frontiere e senza condizioni, se non quella di una qualità artistica che la renda interessante al di là dei generi.

  • Wasted Pido – Same shit everywhere
    by Reverend Shit-Man on 26 Dicembre 2025 at 23:51

    Avete presente le scene dei minuti iniziali del classicone horror “La notte dei morti viventi” di George Romero, in cui i due fratelli arrivano in un cimitero,in visita alla tomba del padre e, dopo l’iniziale spavalderia cazzeggiante, vengono improvvisamente inseguiti e assaliti da uno zombie (che attacca e tramortisce Johnny, trasformatosi poi anch’egli in uno

  • Muck & the Mires – Tripping out on Love / Let’s Kiss and Make Up Tonight 7″
    by Il Santo on 24 Dicembre 2025 at 19:54

    Recensione del 7" dei Muck & the Mires per Rogue Records: lato A beat alla Yardbirds, lato B power pop brillante. Piccola spesa, resa top.

  • Come rovinare la playlist natalizia – piccola guida per rocker bastardi
    by Claudio Frandina on 24 Dicembre 2025 at 16:43

    C’è sempre un momento, tra l’antipasto e il secondo, in cui qualcuno dice: “Mettiamo un po’ di musica natalizia?”. È lì che si decide chi sei davvero. Se accetti Michael Bublé, hai perso. Se invece sorridi, annuisci e inizi a sabotare la playlist dall’interno, allora sei dei nostri.

  • Frontiere Sonore – PUNTATA 10
    by Simone Benerecetti on 24 Dicembre 2025 at 9:37

    Ascolteremo: Enoo T, Outrage, Isla Georgia Autumn Wolfe, Mylo Bybee, Jenno & Peder, Gavial, Michele Di Filippo, The Freak Accident, One Man Army, Percy Charles.

  • Danny Kuttner – Lilly
    by Leonardo Pulcini on 23 Dicembre 2025 at 15:41

    Nel salotto della nonna, Danny Kuttner raccoglie i ricordi e li trasforma in un disco incorporeo, strumento più suo che nostro per guarire il dolore della scomparsa.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »