Forming The Void – Relic

I vortici di chitarre, voce cristallina e anticamente bella, e poi l’ombra che non vuole andarsene, quella del grunge.

Quanto sopra è solo una piccola parte di ciò che troverete in Relic, disco già ampiamente nel sottobosco rumoroso mondiale. La miscela che questo gruppo di Lafayette, in Louisiana, mette dentro a questo disco è un qualcosa che è davvero difficile da sentire. I Forming The Void coprono uno spettro ampissimo della musica psichedelicamente pesante, sanno come e quando colpire duro, e dall’altra parte quando partire per incursioni spaziali. Il disco ha un groove specifico incredibile e suona in maniera davvero organica, potrebbe essere un viaggio sonoro compresso dentro un’unica traccia. I Forming The Void hanno le stimmate del grande gruppo, perché è impossibile far convivere nella propria musica accenni dei Tool con minuetti grunge, post rock e post doom, il tutto facendo qualcosa di molto personale. La caratteristica più importante di questo disco è la sua grande musicalità, come se il gruppo fosse una bestia che respira e si muove con diversi arti, ma tutti nella direzione della melodia; in più possiede una leggerezza, una etereità che è quasi impossibile ritrovare altrove. La voce di James Marshall è quella di un sacerdote di qualche rito astrale che declama comandamenti che verranno recepiti solo dopo il ritorno del dio cornuto. Relic ha un ritmo ed una vita tutta sua, un respiro particolare ed un tiro micidiale, che lo porteranno molto lontano. Una piccola annotazione da fare è sul forte substrato grunge che ha questo disco. Non si poteva immaginare ai tempi l’eredità che avrebbe potuto lasciare un’attitudine come quella, ed invece oggi la percepiamo e la tocchiamo in piccoli inserti, in modi di comporre come quello dei Forming The Void, e forse il grunge è più un codice musicale che un genere.

TRACKLIST
1.After Earth
2.The Endless Road
3.Bialozar
4.Relic
5.The Witch
6.Plumes
7.Unto the Smoke
8.Kashmir

LINE-UP
James Marshall – guitar/vocals
Shadi Omar Al-Khansa- guitar
Luke Baker – bass
Jordan Boyd – drums

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