Il video di Master’s Pleasure, dall’album Concealed In The Shadow di prossima uscita.
GRIND ZERO – Master’s Pleasure (OFFICIAL VIDEO).
Taken from the album “Concealed In The Shadow”, out May 25th, 2018.
Il video di Master’s Pleasure, dall’album Concealed In The Shadow di prossima uscita.
GRIND ZERO – Master’s Pleasure (OFFICIAL VIDEO).
Taken from the album “Concealed In The Shadow”, out May 25th, 2018.
Eremita in una foresta incantata, per Hannah Jadagu il tempo smette di scorrere mentre scrive un album catartico, arrivato da un altra dimensione per scavarci dentro.
Due chiacchere e ascoltiamo : Britt Warner, Asma, Karina Ramage, Late Aster, Kostas Hiras & Eleftherios Moumdjis, RosGos, Voicians, Wavepool, Julie's Haircut, The Crimson Shadows.
Un’analisi amara sulle ultime elezioni in Toscana e sul clima d’odio esploso online contro Antonella Bundu. Non conta l’esito politico, ma il degrado culturale e sociale che la rivoluzione digitale ha messo a nudo: razzismo, sessismo, assenza di pensiero critico.
The Sences: vengono dalla Grecia sono poco più che ventenni e già possiamo definirli uno dei gruppi più clamorosi fra quelli in circolazione.
“When you went this way I went that way Where are we going? We’re not moving Not moving, not moving!” Esistono canzoni (e versi di canzoni) che possono rappresentare l’anello di congiunzione tra l’inizio e la fine del ciclo vitale musicale di una band, di un movimento e/o di una stagione artistica. Nel caso del

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.