Heptaedium – The Great Herald Of Misery

Quarto lavoro a distanza piuttosto ravvicinata dal precedente per gli Heptaedium, creatura del musicista francese Florent Lambert, il quale si occupa di tutta la parte strumentale lasciando l’onere della parte cantata a Mickaël Ratinaud

La materia sonora di cui si compone The Great Herald Of Misery è un djent che lascia ben pochi spazi a variazioni sul tema, puntando su un impatto rabbioso e privo per lo più di aperture melodiche. Anche nei momenti più rilassati infatti, non vengono mai meno le vocals abrasive di Ratinaud, facendo sì che, alla fine, il disco assuma una sua sembianza monolitica, apprezzabile ma solo se assunta in dosi ragionevoli.
L’idea di metal tecnico propugnata da Lambert si abbatte impietosa sulle nostre orecchie e, inevitabilmente, a lungo andare una certa ripetitività degli schemi può seriamente rischiare di tediare chi il genere non ce la l’ha nelle proprie corde.
Il musicista parigino sa fare molto bene anche altro, come dimostra l’ambient evoluta di Trapped In A Gravitational Abyss e, mai come in questo caso, le pulsioni sperimentali si rivelano fondamentali per offrire un minimo di respiro e di alternativa ad un sound micidiale quanto tetragono.
The Great Herald Of Misery e un’opera di buona caratura ma, come detto, se non si ha familiarità con il djent/glitch più estremo si può rivelare di digestione piuttosto complicata.

Tracklist:
1. Now 2. Watch Me Break The Neck Of The Hypocrites 3. Spill Torrents Of Carcass On The Ground And Piss On Them 4. Till The Seventh Snake Eat Their Empty Shell 5. I’m A Symmetric Mass Of Hate 6. Trapped In A Gravitational Abyss 7. I’m The Great Herald Of Misery

Tracklist:
1.Now
2.Watch Me Break The Neck Of The Hypocrites
3.Spill Torrents Of Carcass On The Ground And Piss On Them
4.Till The Seventh Snake Eat Their Empty Shell
5.I’m A Symmetric Mass Of Hat
6.Trapped In A Gravitational Abyss
7.I’m The Great Herald Of Misery

Line up:
Florent Lambert: All instruments, music
Mickaël Ratinaud: Vocals

HEPTAEDIUM – Facebook

2018

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Vibravoid – Remove the ties
    by Reverend Shit-Man on 15 Novembre 2025 at 22:20

    A un anno di distanza da “We cannot awake“, tornano a pubblicare nuovo materiale i Vibravoid, la prolifica band neopsichedelica/acid rock tedesca nota per la sua incessante vena creativa che, nel corso di oltre tre decenni di attività, ha prodotto più di venti album (senza contare singoli, Ep, dischi registrati dal vivo, mini-album) sfornando sempre

  • The Queen Is Dead Volume 176 – Nicola Olla, Ailise Blake
    by Massimo Argo on 14 Novembre 2025 at 16:36

    Nicola Olla, Ailise Blake: Splendido post rock ed elettronica dalla Sardegna e rock occulto dalla Francia.

  • Intervista con Josh Hayden, fondatore, bassista e cantante degli Spain.
    by Massimo Argo on 13 Novembre 2025 at 19:58

    Intervista a Josh Hayden degli Spain in occasione della ristampa in vinile di “The Blue Moods of Spain” e del tour italiano tra Bologna e Firenze. Scopri storia, influenze e visione della band.

  • Pink Butter – Can We Go Back
    by Leonardo Pulcini on 13 Novembre 2025 at 17:04

    Un collettivo svedese che fa neo-soul meglio di tanti americani è tutto dire, e i Pink Butter si sforzano di non farcelo notare in un EP che resta umile, senza suonare uguale a nient’altro.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #35
    by Marco Valenti on 13 Novembre 2025 at 9:57

    Acufeni XXXV esplora cinque realtà imperdibili: i Barrens con il raffinato “Corpse Lights”, le Die Spitz e la loro irriverenza punk, gli ESSES con la loro oscurità rituale, i Modder tra sludge ed elettronica e i Sunniva, viscerali e apocalittici. Un viaggio attraverso il suono estremo contemporaneo.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »