Hexis – XII EP

Qui tutto è malato, contaminato dal virus dell’umana corruzione: Dio esiste ed è cattivo come nella cosmogonia catara, viviamo in un fluido nero che ricopre tutto e questa musica rappresenta bene la fine dell’illusione.

Devastante hardcore caotico, pesante e dalla grande intensità, un nuovo evolversi di una pesante forma deviata di suono.

I danesi Hexis sono una band piuttosto attiva, che ha ben chiara la propria direzione e continua in maniera interessante un discorso iniziato cominciato sette anni fa. L’essenza del loro suono è nera, si può definire in diverse maniere, come hardcore caotico, quindi una mutazione di tale genere, ma può essere osservato anche da una diversa angolazione come quella del black metal, che è un mattone importante in questo muro sonoro che si staglia contro di noi. Qui tutto è malato, contaminato dal virus dell’umana corruzione: Dio esiste ed è cattivo come nella cosmogonia catara, viviamo in un fluido nero che ricopre tutto e questa musica rappresenta bene la fine dell’illusione. Il gruppo di Copenaghen raccoglie il testimone da gruppi come gli italiani The Secret ed amplia ulteriormente il discorso, dipingendo un quadro molto simile a quelli di Bosch. La composizione e l’esecuzione sono molto buone, come la produzione. Ci son pause, ripartenze, momenti che trasudano potenza e brutalità, e passaggi in stile Amen Ra. La scuola nordica della musica pesante è il principale riferimento dei nostri, che partono da lì per fare un discorso totalmente personale. Grazie alla loro bravura e alle loro capacità il disco è molto interessante, nonostante possieda un suono senza compromessi e privo di commerciabilità. Si soffre, si suda per vivere, ma se lo si riesce a sublimare con dischi come questo allora potrebbe avere un senso.

Tracklist
1.Derelictus
2.Nefarius
3.Famelicus
4.Miseria
5.Sacrificium

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