Gli Inyan arrivano da Legnano e sono un power trio che fa stoner con forti venature grunge e con radici che affondano nel rock pesante.
I nostri sono tre amici che suonavano insieme da tempo per poi separarsi, infine si sono ritrovati per cominciare questa nuova avventura chiamata Inyan nell’aprile del 2011. Lo stoner rock è una materia immensa che si può declinare in varie maniere, e pochi gruppi riescono a trovare una via personale, vuoi per mancanza di fantasia o di bravura compositiva. Gli Inyan impostano tutto sulla loro personale visione della materia, e bisogna dire che spiccano dalla massa. Il loro timbro musicale è molto influenzato dal grunge, linguaggio che non muore mai, al quale si aggiunge un’ottima struttura delle canzoni, che si dipanano dentro l’orecchio dell’ascoltatore, disegnando un racconto in musica. I lombardi non sono particolarmente veloci od incalzanti, perché non ne hanno bisogno, ci sono ripartenze ed accelerazioni, ma mai cose fuori posto, e questa è una delle loro maggiori peculiarità: gli Inyan sono ciò che sono, e non una vuota forma per apparire ciò che in realtà non sono, come fanno molti gruppi. Il disco ha anche una produzione particolare, che mette in risalto il groove così come ogni strumento. La forza di questo gruppo è la sua personalità ed il suono, che esce molto bene dalle casse, in maniera lineare e godibile, per un disco che funzionerà molto bene anche dal vivo.
Tracklist
1.Ain’t No Place
2.Not Afraid
3.Meltin’ Pot
4.Back to Life
5.Don’t Even Matter
6.In This World
7.The Way You Wished
8.My Valentine
Line-up
Simone Cosentini – Vocals & Guitars
Federico Colombo – Bass Guitar
Mirko Bombelli – Drums