Kirlian Camera – Hologram Moon

Se qualcuno (lecitamente) si sta chiedendo cosa centrino i Kirlian Camera con una webzine metal, la risposta è probabilmente niente, ma ci sono almeno tre buoni motivi per parlarne ugualmente: il primo è che siamo aperti alle forme musicali più disparate purché lo meritino, il secondo è che personalmente ho sempre adorato l’electro dark wave così come l’ebm, e il terzo è il fatto che considero Elena Alice Fossi una delle donne più belle e sensuali del pianeta, anche se mi rendo conto di come quest’ultima motivazione oggettivamente sia un po’ deboluccia …

Veniamo al punto quindi: la storia dei Kirlian Camera equivale di fatto a quella della electro dark wave italiana, e non si dice nulla di nuovo nell’affermare che la creatura fondata da Angelo Bergamini agli albori degli anni ottanta sia in assoluto una delle nostre eccellenze musicali (cosa che al di fuori dei confini sanno perfettamente, peraltro).
Dopo diversi cambi di formazione, l’ingresso alla voce della Fossi, avvenuto alla fine degli scorso millennio, ha conferito un impronta più marcata al sound del gruppo, in virtù anche di doti interpretative capaci di esaltare al massimo le intuizioni compositive del musicista lombardo.
Hologram Moon è il dodicesimo album di studio che testimonia di una frequenza di uscite magari non eccessiva ma inversamente proporzionale alla qualità immessa in ogni lavoro; nello o specifico l’album arriva dopo una stasi abbastanza lunga, nel corso della quale c’è stato modo di apprezzare la vocalist alle prese con il suo progetto di dance ottantiana SPECTRA*paris, ma fin dalle prime note ogni minima intenzione critica viene spazzata via: i Kirlian Camera impartiscono una lezione a chiunque si cimenti dei dintorni di queste sonorità, in virtù di una serie di brani che riescono ad essere mirabilmente orecchiabili pur senza smarrire la loro intrinseca profondità.
Ne consegue cosi che l’album sia fatto da una serie di potenziali hit, a partire dalla già conosciuta Sky Collapse che vede la Fossi duettare con Esklil Simonsen dei Covenant, per un risultato finale che non poteva che essere eccelso, per passare alla cristallina ed ariosa Polar-IHS, spingendosi fino alla accentuata ballabilità di Kryostar (vicino a quanto fatto da Elena Alice come SPECTRA*paris), all’inquietudine di Haunted River per finire con l’intenso recitato che si appoggia ad un mirabile tappeto atmosferico di Travelers’ Testament.
Ci sono tutti presupposti, quindi, perché i frequentatori della nostra webzine possano e debbano apprezzare un’opera di tale spessore, capace di insinuarsi in maniera irrimediabile sottopelle, facendosi beffe di ogni tentativo di chiusura aprioristica a livello mentale.

Tracklist:
1.Holograms
2.Sky Collapse
3.Lost Islands
4.Polar-IHS
5.Helium 3
6.Kryostar
7.I Don’t Sing
8.The Storm
9.Eyes Of The Moon
10.Equation Echo
11.Haunted River
12.Travelers’ Testament

Line-up
Elena Alice Fossi
Angelo Bergamini

KIRLIAN CAMERA – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Sir Petrol Evil design
    by Massimo Argo on 12 Settembre 2025 at 14:06

    Sir Petrol Evil design, un debutto molto notevole, un viaggio diverso e frastagliato, mai scontato e sempre bellissimo, dentro di noi e dentro il sé.

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »