Kosm – Cosmonaut

Album di debutto per i Kosm di Vancouver, con ogni canzone ispirata agli infiniti mondi creati da HP Lovecrfat (del quale sulle nostre pagine trovate la prima puntata di una retrospettiva del nostro Warhammer), e in misura minore dalla fantascienza di Frank Herbert e Roger Zelazny.

Il disco è un lavoro eseguito con grande cura da un gruppo ispirato musicalmente dai lavori dei Tool, i Mastodon e il prog metal tout court. Questa è la loro formazione musicale, il punto di partenza per sviluppare un personale progetto musicale che è davvero notevole. La voce di Jessie Grace è molto potente, calda ma soprattutto perfettamente bilanciata per i diversi registri delle canzoni, interagendo perfettamente con il resto del gruppo, per un risultato di grande sostanza, lungi dal cercare inutili virtuosismi ma avendo come priorità l’amalgama dell’insieme. Il prog metal che ne viene fuori è assai valido, le linee melodiche sono di pregevole fattura, ci sono parti più aggressive e parti più melodiche che convivono perfettamente. Il sound possiede molto delle loro influenze, ma la peculiarità più importante dei Kosm è la maturità delle soluzioni sonore, che sono molto al di sopra della media. Ci sono momenti musicali in questo disco che si spera di ascoltare nel probabile futuro disco dei Tool, e non è un’eresia, perché i Kosm hanno fatto un disco di debutto che è un piccolo gioiello, con un prog metal che fa sognare, con una voce femminile e una voce maschile che sono in perfetta comunione, una mole impressionante di lavoro delle chitarre, un basso di grande effetto, e una delle migliori batterie ascoltate negli ultimi tempi. Il punto migliore rimane però quello della composizione della canzone, e in tal senso ci si spinge a dire che hanno ancora margini di miglioramento perché si sente che non hanno ancora dato tutto, anche se quanto fatto è già ottimo. Un disco che parla di mondi lontani, con una grande musica e testi molto interessanti ispirati dal migliore cantore possibile dello spazio profondo dentro e fuori di noi.

Tracklist
1. Space Mead
2. Cosmonaut
3. Colossus
4. Wolves Upon The Throne
5. The Esoteric Order
6. Farseer
7. Ancient Heart
8. Fiefdom In The Sky
9. Omnipresence
10. Monarch
11. Umbrakinesis
12. Wza – Y’ei

Line-up
Jessie Grace – Vox
Sterling Paterson – Drums
Michael “Pastrami” Mastracci – Bass
Mike Slater & Erik Leonhard – Guitars

KOSM – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Soul Sugar meets Dub Shepherds – Blue house rockin’
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 18:29

    Soul Sugar e i Dub Shepherds confezionano un prodotto quasi perfetto, piacevole, sensuale e musicalmente ricchissimo, dove il levare esplora e si connette con altre dimensioni musicali, mostrando che alla fine è la buona musica che scalda e fa bene la cosa più importante, al di là delle etichette e dei recinti musicali.

  • The Queen Is Dead Volume 172 – The Other, Sir Richard Bishop
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 10:16

    The Other, Sir Richard Bishop, Horrorpunk da un gruppo storico del genere, e chitarre tra gli Usa e l'India.

  • James Senese
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 7:57

    Tributo a James Senese, sassofonista leggendario e simbolo della musica napoletana. Dalle origini difficili ai Napoli Centrale, dalle collaborazioni con Pino Daniele a una carriera solista rivoluzionaria: biografia, discografia e ricordo di un gigante della musica italiana.

  • Hannah Jadagu – Describe
    by Leonardo Pulcini on 29 Ottobre 2025 at 17:53

    Eremita in una foresta incantata, per Hannah Jadagu il tempo smette di scorrere mentre scrive un album catartico, arrivato da un altra dimensione per scavarci dentro.

  • Frontiere sonore – PUNTATA 03
    by Simone Benerecetti on 29 Ottobre 2025 at 9:49

    Due chiacchere e ascoltiamo : Britt Warner, Asma, Karina Ramage, Late Aster, Kostas Hiras & Eleftherios Moumdjis, RosGos, Voicians, Wavepool, Julie's Haircut, The Crimson Shadows.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »