Grazie alla reciproca collaborazione con la conduttrice radiofonica Mirella Catena, abbiamo la gradita opportunità di pubblicare la versione scritta delle interviste effettuate nel corso del suo programma Overthewall, in onda ogni domenica alle 21.00 su Witch Web Radio.
Questa volta è il turno di una band già piuttosto nota come quella dei siciliani Eversin.
Mirella Catena – Gli Eversin si formano nel 2008 in Sicilia. Chi ha fondato la band e quali sono state le caratteristiche che vi hanno accomunato in questo progetto?
Ignazio Nicastro – Gli Eversin nascono verso la fine del 2008 da una idea mia, di Giangabriele Lo Pilato (chitarra) e di Angelo Ferrante (voce). Dopo aver provato diversi batteristi, nel 2013 a noi si è unito in pianta stabile Danilo Ficicchia. Le nostre radici, ciò che ci accomuna, sono saldamente ancorate al Thrash degli anni ’90 con qualche passaggio a Thrash degli anni ’80. E’ la musica che più sentiamo nostra, quella che ci ha spinto a suonare.
MC Vogliamo citare tutti i componenti degli Eversin?
IN Angelo Ferrante alla voce, Ignazio Nicastro al basso, Giangabriele Lo Pilato alla chitarra e Danilo Ficicchia alla batteria.
MC Quali sono state le tappe più importanti della band?
IN Sicuramente la pubblicazione di Trinity: the Annihilation, nostro terzo album. L’album ha portato alla luce in maniera netta e riconoscibile le principali caratteristiche del nostro songwriting cosa che solo parzialmente si era verificato su Tears on the Face of God del 2012. Grazie al successo enorme del disco abbiamo iniziato a calcare palchi internazionali, come il Rock Off ad Istanbul, il Rock Avaria in Germania e molti altri, suonando con mostri sacri come Maiden, Slayer, Megadeth e Destruction.
MC Voi avete condiviso il palco con gruppi di fama mondiale.
IN Come ti dicevo abbiamo avuto queste grandi opportunità grazie al successo di Trinity ma soprattutto grazie ad una persona che ha creduto in noi e che ci ha spinto in maniera assolutamente perfetta. Suonare di fronte a migliaia di persone, dividere il palco con dei mostri sacri e rapportarci con veri professionisti ci ha insegnato moltissimo e ci ha fatto crescere in maniera esponenziale.
MC Qual’è stata la band con cui vi siete trovati più in sintonia?
IN Praticamente tutte, ma ricordo con estremo piacere il rapporto di simpatia che si è creato con i Carcass.
MC Dopo tre full length arriva il vostro nuovo album Armageddon Genesi. Ci parli di questa nuova uscita discografica?
IN Sai, sarebbe stato facile fare un “Trinity parte 2”, non sarebbe stato affatto difficile riciclare qualche idea, invece abbiamo preso Trinity come un piccolo spunto per sviluppare Armageddon Genesi che, seppur presentando le caratteristiche che ci hanno reso un nome molto noto al mondo del Metal, è un disco molto diverso dal suo predecessore. I nuovi brani sono molto più articolati rispetto a quelli contenuti in Trinity, ma allo stesso tempo sono assolutamente violenti, quindi riconosco con piacere che siamo riusciti a creare un qualcosa di elaborato ma non per questo meno dirompente. Oltre che a livello compositivo e stilistico la vera differenza sta nel sound unico che caratterizza Armageddon Genesi. Le tracce che lo compongono sono molto oscure, violente e dannatamente pesanti quindi necessitavano di un sound sì grezzo e dirompente ma allo stesso tempo molto claustrofobico, cosa che mai prima d’ora eravamo riusciti a creare.
MC Come nasce un brano degli Eversin?
IN Scriviamo molto per conto nostro, registriamo le nostre idee e poi le studiamo assieme in sala prove. Le idee del singolo vengono comunque modificate più volte da tutta la band, infatti da sempre siamo soliti arrangiare i brani diverse volte fino a raggiungere la giusta formula. Per Armageddon Genesi il processo compositivo è stato più o meno lo stesso degli altri album, e come sempre non ci siamo fermati a pensare come avrebbe dovuto suonare il nuovo materiale, cosa di cui, in tutta sincerità non ce ne è mai importato nulla. Noi componiamo musica per noi stessi, perché amiamo farlo, perché ci fa star bene, se poi riusciamo a piacere che ben venga.
MC Cosa ne pensate delle organizzazioni dei live in Italia? Vista la vostra esperienza all’estero quali sono le differenze che avete riscontrato suonando nel nostro paese?
IN All’estero è tutta un’altra storia, ahimè. I gruppi vengono trattati benissimo, in maniera professionale e non si ha l’impressione che chi organizza un evento ti stia facendo suonare per farti un favore trattandoti a pesci in faccia. La scena italiana non è coesa, le band si fanno la guerra per nulla e nel 90% dei casi tutto si basa quasi interamente sulla politica del pay to play. E’ una scena che viene supportata solo a parole, da gente che quando va ai concerti snobba i gruppi italiani d’apertura guardando soltanto lo show degli headliner e che non perde occasione per parlar male di tutto e tutti. Ovviamente ci sono le dovute eccezioni, quei 3-4 fest gestiti da gente seria e professionale che si sbatte da mattina a sera per poter realizzare qualcosa di buono.
MC Sono previsti dei live per promuovere il nuovo album?
IN Sono già in programma altre date live per i primi mesi del 2019 e per la successiva estate che però, non essendo state ancora ufficialmente confermate da chi di dovere, non posso anticipare.
MC Quali sono i Vs contatti sul web per seguirvi?
IN Ci avvaliamo come tutti dei social, abbiamo la nostra pagina ufficiale su Facebook, su Istagram e su altri social. I nostri album sono su tutte le piattaforme digitali quindi non è assolutamente difficile entrare in contatto con il mondo Eversin .