Lonely Robot – The Big Dream

MetalEyes IYE vi porta a viaggiare su strade progressive con il secondo lavoro dei Lonely Robot, ennesimo progetto di John Mitchell, un’icona del prog inglese, polistrumentista, cantante e produttore al servizio di Arena e Frost*, tra gli altri.

Seguendo concettualmente il primo album (Please Come Home) Mitchell licenzia The Big Dream, opera ispirata dal Sogno di una Notte di Mezza Estate di Shakespeare, con un astronauta che si sveglia da un sogno criogenico e si ritrova al cospetto di persone con teste di animali in un mondo surreale.
Accompagnato da Craig Blundell, con lui nei Frost*, Steve Vantsis al basso (Fish) e Lisa Holmes alle tastiere, Mitchell dona agli appassionati un’altra ora abbondante tra le note progressive del rock britannico, a tratti sognante ed elegante, in altre più deciso, ma senza mai uscire dai sicuri binari di una formula collaudata, perfetta per accontentare i propri fans che troveranno nell’album tutte le caratteristiche attese.
Si potrebbe tranquillamente passare oltre, visto che gli amanti dei suoni progressivi avranno già inquadrato cosa aspettarsi da un album come The Big Dream: songwriting di indubbio valore, straordinarie e limpide melodie che si sovrappongono, fughe sui tasti d’avorio e chorus di scuola Arena, il tutto su un tappeto progressivo che continua imperterrito la tradizione del genere.
Quando il sound si lascia trasportare da un’elettricità più marcata escono le cose migliori, come nel super singolo Sigma, nella splendida Everglow e nella title track dai tratti settantiani e lievemente psichedelici.
Rimane da notare come il mastermind inglese confermi la sua indiscutibile maestria nel saper comporre brani dalla spiccata vena melodica e (non così facile nel genere) un’ottima predisposizione a regalare opere di facile ascolto, anche per chi non ha troppa confidenza con il rock di estrazione progressiva.
In conclusione The Big Dream èun album che, pur non posizionandosi tra i migliori lavori di Mitchell, è sicuramente un buon ascolto per chi ama il rock elegante e progressivo della scena britannica.

Tracklist
01. Prologue (Deep Sleep)
02. Awakenings
03. Sigma
04. In Floral Green
05. Everglow
06. False Lights
07. Symbolic
08. The Divine Art Of Being
09. The Big Dream
10. Hello World Goodbye
11. Epilogue (Sea Beams)

Line-up
Joni Mitchell – Guitars, vocals
Craig Blundell – Drums
Steve Vantsis – Bass
Liam Holmes – Keyboards

LONELY ROBOT – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

  • Rebirth – Nastyville … Il rock è una fenice!
    by Claudio Frandina on 5 Settembre 2025 at 17:44

    Correte subito ad ascoltare il singolo di spinta “Rockin' Through The Night”, pezzo che miscela il sound più nuovo con basi classiche del rock, e seguite i ragazzi sui social per rimanere aggiornati.....

  • Malvos – In the mood
    by Massimo Argo on 5 Settembre 2025 at 9:37

    Per anni ci siamo e ci hanno detto che da grandi ( meglio, da vecchi) ci saremmo scordati i Ramones, i Misfits e il punk rock, e invece siamo ancora qui ad ascoltare bellissimi dischi come questo.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »