Mourning By Morning – Mourning By Morning

Mourning By Morning è il nome dell’ennesimo progetto solista preveniente dagli Stati Uniti e capace di offrire un’ottima interpretazione del black metal atmosferico.

Niente di nuovo, anche perché la stessa strada viene battuta da un’infinità di musicisti, gran parte dei quali si disimpegna sicuramente molto bene, ma un buon motivo per prestare la dovuta attenzione all’operato di Sörjande è la sua spiccata propensione a comporre melodie dolenti e di grande impatto.
Anche la produzione adeguata rende giustizia a questo ottimo lavoro autointitolato che si snoda per quaranta minuti in maniera convincente e senza particolari passaggi a vuoto.
Il ragazzo dell’Ohio, prima di arrivare al full length d’esordio, ha pubblicato nel corso degli ultimi due anni un numero considerevole di uscite dal minutaggio ridotto, il che sicuramente gli ha consentito di arrivare all’appuntamento del tutto pronto.
L’album si muove a ritmi sempre controllati, senza che venga mai meno un sentire malinconico che trova il suo opportuno contraltare in uno screaming adeguato e in un lavoro chitarristico preciso ed incisivo in ogni frangente.
Si rivela quindi un piacere ascoltare brani davvero intensi a livello emozionale e dallo sviluppo melodico non banale, che ben si inserisce all’interno della struttura portante black, come At Heart, The Bride Of Ice, I Wander e il magnifico e conclusivo Wintertide, ma va detto che non c’è una sola traccia in questo lavoro che non meriti d’essere ascoltata, e questo non è mai un risultato scontato.
Mourning By Morning ha il pregio di lasciarci con una sensazione di malinconia che, nonostante i contenuti lirici non inducano affatto all’ottimismo, è piacevolmente soffusa piuttosto che rivolta verso una disperazione priva di sbocchi: anche per questo l’operato del bravo Sörjande ha qualche chance in più di raggiungere un numero più vasto di ascoltatori.

Tracklist:
1. Azure Eyes
2. At Heart
3. The Bride of Ice
4. Bleakness
5. I Wander
6. Underneath the Pressure of the Sea
7. Wintertide

Line-up:
Sörjande – Everything

MOURNING BY MORNING – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »