NiKy Nine – Suncore

Un gran bel disco per gli amanti della retrowave e del synthwave, e ottimo punto di inizio per metallari che volessero iniziare ad apprezzare questi generi.

Synthwave potente, diretta e fatta da un appassionato metallaro che risponde al nome d’arte di Niky Nine.

Il francese ha collaborato con Tommy Lee dei Mötley Crüe, Shooter Jennings, e ha anche remixato il santone del vizio Rob Zombie. Per chi ama i suoni retrowave e synthwave la sua opera non è sconosciuta, anche se Niky tende a rimanere dietro le quinte, ma è fin dal 2012 che spinge Lazerhawk ed altri, e i suoi pezzi su Youtube sono molto cliccati ed ascoltati. Suncore è un piccolo capolavoro di questi generi, essendo composto con un’anima metal e con attrezzi come l’Akai Mpc e sintetizzatori analogici, che danno una compattezza ed un calore notevole al suono, con il talento di Niky Nine a fare il resto. A differenza di alcuni dei suoi colleghi in campo synth e retro, la differenza la fa la maniera di comporre e di rendere certe atmosfere. Ci sono tutti gli stilemi che hanno riportato queste sonorità degli anni ottanta e novanta in auge, anche grazie ad una decisa modernizzazione, seguendo un gusto maggiormente elettronico rispetto alle origini. Suncore è un disco molto godibile e che ci rivela diversi aspetti narrativi, dallo spazio profondo a pazze corse su autostrade fatte di laser dove l’orizzonte è viola e postatomico. L’immaginario è quello tipico di questi generi, ma c’è qualcosa in più, come sempre nei dischi della marsigliese Lazerdiscs, etichetta che ama davvero questi suoni ed è la principale protagonista del loro attuale revival. Quello che si può trovare qui e che manca altrove è la forza del metal, perché si sente benissimo che Niky Nine compone e ragiona come solo un metallaro può fare, spingendo oltre la sua musica ed il suo stile. Le melodie elettroniche di questo disco potrebbero benissimo essere le linee di chitarra di un disco di death metal, e la batteria potrebbe aprire spazi anche in generi metallici. Un altro elemento metallico è la meravigliosa copertina dell’altrettanto francese Jeff Grimal, che ha già lavorato con i Gorod, band di death metal tecnico da Bordeaux, per chiudere un cerchio fatto di pogo e di musica altra. Un gran bel disco per gli amanti della retrowave e del synthwave, e ottimo punto di inizio per metallari che volessero iniziare ad apprezzare questi generi.

Tracklist
1.Intro
2.Cars
3.Deadchrome
4.Exhausted Divinity
5.Aftermath
6.Prey
7.Thunder Kiss
8.Tears feat. Bedroom Poet
9.Lost Souls
10.Suncore
11.Outro