Omnium Gatherum – The Burning Cold

Se non bastavano gli splendidi ultimi lavori di Amorphis e Barren Earth, la Finlandia melodic death metal ci regala un altro straordinario album da parte una delle sue band più rappresentative: gli Omnium Gatherum.

Arrivato dopo più di vent’anni di attività, l’ottavo album del gruppo di Karhula sale sul podio insieme alle due opere licenziate quest’anno dai gruppi citati e forma, così, una sorta di sacra triade finnica del genere; quello che viene offerto è un melodic death dalle splendide trame progressive, magari più diretto e classicamente metal, ma vorticoso nei mille cambi di atmosfere, tra una vena sinfonica poetica e commovente, ed esaltanti fughe metalliche su tappeti di tastiere che ricordano nei momenti più veloci i Dream Theater.
Mixato e masterizzato da Dan Swanö, ulteriore garanzia di qualità, The Burning Cold risulta un’opera di una bellezza disarmante, l’ennesimo in arrivo dalla terra dei mille laghi che lascia senza fiato per magnificenza strutturale, emozioni regalate e la sagacia nell’uso di trame progressive in un sound che rimane solidamente estremo.
Melodie melanconiche, cavalcate metalliche, un’aura magica che attraversa straordinari episodi come Gods Go First, le aperture progressive di Over The Battlefield, l’arcana melodia al centro della tempesta metallica di Be The Sky, l’epico incedere del capolavoro The Frontline, caratterizzano un susseguirsi di guizzi sul pentagramma che non fanno prigionieri.
La straordinaria bellezza di questo lavoro pone gli Omnium Gatherum come assoluti protagonisti di questo anno metallico, almeno per quanto riguarda quel genere che, ricordiamolo, nasce proprio dalla loro terra e continua a donarci imperdibili emozioni fuori dal tempo.

Tracklist
01.The Burning
02.Gods Go First
03.Refining Fire
04.Rest In Your Heart
05.Over The Battlefield
06.The Fearless Entity
07.Be The Sky
08.Driven By Conflict
09.The Frontline
10.Planet Scale
11.Cold

Line-up
Jukka Pelkonen – Vocals
Markus Vanhala – Guitar
Tuomo Latvala – Drums
Aapo Koivisto – Keyboards
Joonas Koto – Guitar
Erkki Silvennoinen – Bass

OMNIUM GATHERUM – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Reverend Beat-Man & Milan Slick – Death crossed the street
    by Reverend Shit-Man on 11 Novembre 2025 at 21:00

    Quando la guida spirituale del Reverend(o) Beat-Man chiama a raccolta, il suo discepolo (Reverend) Shit-Man risponde all’appello. Il vulcanico e “blasfemo” one-man band svizzero Reverend Beat-Man (nato nei Sixties della “estate dell’amore”, voce, chitarra e grancassa, e dal 1992 in missione per conto del clerock’n’ roll, in giro per il mondo a predicare il Verbo

  • GIÖBIA – X-ÆON
    by Marco Valenti on 11 Novembre 2025 at 11:14

    Recensione di X-ÆON dei Giöbia: psichedelia visionaria, suite La Mort de la Terre e un viaggio sonoro che fonde anni ’70 e ricerca contemporanea.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #36
    by Marco Valenti on 10 Novembre 2025 at 16:57

    Cleaning Women vs Gridfailure vs Heathe vs Horror Within vs NosoKoma. Sono questi cinque nomi che si contenderanno la vittoria della battle royal che caratterizza l'episodio numero trentasei di :: acufeni ::

  • The Queen Is Dead Volume 175 – Dying Remains, Moonspell, Mystic Circle
    by Massimo Argo on 10 Novembre 2025 at 10:24

    Dal debutto brutale dei Dying Remains al capolavoro orchestrale dei Moonspell fino all’occulto dei Mystic Circle: scopri tre uscite imperdibili raccontate da In Your Eyes Ezine, tra death, dark e black metal.

  • Nadya Albertsson – Half Silk Half Blade
    by Leonardo Pulcini on 7 Novembre 2025 at 9:44

    Nadya Albertsson nel suo album di debutto si trova di fronte a un bivio: essere noi stessi o come ci vogliono gli altri? Lei sceglie di seguire l'istinto, in un progetto freschissimo tra R&B e jazz.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »