Original Sin – Space Cowboy

Vi avevamo parlato dei ravennati Original Sin diversi mesi fa, in occasione del loro debutto, il buon Story Of A Broken Heart che metteva in evidenza l’attitudine hard & heavy del quartetto con nove brani diretti dalle radici ben salde negli anni ottanta, ma con impatto e prepotenza da guerrieri del nuovo millennio.

Space Cowboy è il secondo lavoro del gruppo la cui formazione vede sempre all’opera il cantante e chitarrista Matteo Berti, il chitarrista Federico Maioli, il batterista Luca Canella ed il bassista Manuel Montanari.
L’album parte con la title track, un mid tempo che fatica a decollare, ma già dalla seconda traccia Save What Is Yours la band torna a fare metal diretto e graffiante, con Back To The Past che poi ci investe con il suo hard & heavy risultando il brano più riuscito dell’opera, mentre Into The World è una cavalcata in crescendo e The Long Travel si rivela l’altro pezzo da novanta di Space Cowboy.
Gli Original Sin non si discostano molto da quanto fatto nel recente passato, con un sound ispirato all’hard & heavy tradizionale e influenzato dalla scena britannica degli anni ottanta; come nel precedente album i pregi superano di gran lunga i difetti, rendendo questi ultimi dei dettagli che non inficiano quanto di buono offerto in questo nuovo lavoro.
Se siete amanti dell’hard & heavy old school targato Regno Unito, Space Cowboy merita la vostra attenzione.

Tracklist
1.Space Cowboy
2.Save What Is Yours
3.Back To The Past
4.Into The World
5.Streets Of Terror
6.The Long Travel
7.The Music
8.I Can’t Live

Line-up
Matteo Berti – Vocals, Guitars
Federico Maioli – Guitars
Manuel Montanari – Basso
Luca Canella – Drums

ORIGINAL SIN – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Reverend Beat-Man & Milan Slick – Death crossed the street
    by Reverend Shit-Man on 11 Novembre 2025 at 21:00

    Quando la guida spirituale del Reverend(o) Beat-Man chiama a raccolta, il suo discepolo (Reverend) Shit-Man risponde all’appello. Il vulcanico e “blasfemo” one-man band svizzero Reverend Beat-Man (nato nei Sixties della “estate dell’amore”, voce, chitarra e grancassa, e dal 1992 in missione per conto del clerock’n’ roll, in giro per il mondo a predicare il Verbo

  • GIÖBIA – X-ÆON
    by Marco Valenti on 11 Novembre 2025 at 11:14

    Recensione di X-ÆON dei Giöbia: psichedelia visionaria, suite La Mort de la Terre e un viaggio sonoro che fonde anni ’70 e ricerca contemporanea.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #36
    by Marco Valenti on 10 Novembre 2025 at 16:57

    Cleaning Women vs Gridfailure vs Heathe vs Horror Within vs NosoKoma. Sono questi cinque nomi che si contenderanno la vittoria della battle royal che caratterizza l'episodio numero trentasei di :: acufeni ::

  • The Queen Is Dead Volume 175 – Dying Remains, Moonspell, Mystic Circle
    by Massimo Argo on 10 Novembre 2025 at 10:24

    Dal debutto brutale dei Dying Remains al capolavoro orchestrale dei Moonspell fino all’occulto dei Mystic Circle: scopri tre uscite imperdibili raccontate da In Your Eyes Ezine, tra death, dark e black metal.

  • Nadya Albertsson – Half Silk Half Blade
    by Leonardo Pulcini on 7 Novembre 2025 at 9:44

    Nadya Albertsson nel suo album di debutto si trova di fronte a un bivio: essere noi stessi o come ci vogliono gli altri? Lei sceglie di seguire l'istinto, in un progetto freschissimo tra R&B e jazz.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »