METALEYES

Rudhen – Di(o)scuro
Le chitarre ribassate raccontano di una psichedelia altra, un percorso di sabba che cominciò a Birmingham molto tempo fa ed arriva anche a Treviso, dove viene rielaborato in maniera inedita dai Rudhen, un gruppo che macina musica e tanto altro.

No Self – Human-Cyborg Relations Episode 1
Aiutato dal mastermind della label Noah “Shark” Robertson (Motograter), il quartetto floridiano aggiunge una buona tacca sulla cintura del nu metal con questi sette brani duri, moderni e diretti, un concentrato di metal pesante, dalle ritmiche groove, con l’impatto di un carro armato e chitarroni che fanno male tra mid tempo e tappeti elettronici.

Blood – Mental Conflict
Grind e death metal sono le armi con cui i Blood portano l’assalto al genere umano, uno sconquassante sound estremo ed oscuro che amalgama Napalm Death, Bolt Thrower e hardcore in uno tsunami di note violentissime.

Monkey Onecanobey – Moco
Questo è il debutto di qualcosa che potrebbe essere di grande importanza per la musica italiana del sottobosco, ma che intanto è un piacere da ascoltare e da godere.


Hyperion – Dangerous Days
Dangerous Days è un album consigliato agli amanti del metal classico e rappresenta sicuramente un’ottima partenza per la band bolognese.

Epitaph – Claws
Claws possiede in gran parte le caratteristiche in grado di soddisfare ampiamente fasce di ascoltatori come gli estimatori del doom classico o dell’heavy metal dalle trame occulte, alle quali un disco di questa fattura è naturalmente indirizzato.

Aphonic Threnody – Of Loss and Grief
Il death doom regala un’altra perla nel 2017 con il secondo full length degli Aphonic Threnody, band capace di raggiungere notevoli vette di lirismo e di emozioni.

Strike Master – Strike Master
L’album omonimo dei messicani Strike Master è un esempio di thrash massiccio ed old school, consigliato ai fans del genere che vogliono staccare il cordone ombelicale dai i soliti storici nomi.

Then Comes Silence – Blood
Melodico ed accattivante, il sound di Blood, quarto lavoro dei Then Comes Silence, vi riporterà indietro nel tempo per poi tornare velocemente al 2017 in un’altalena di umori dark rock, tra chitarre torturate e liquidi tappeti elettro/pop.

WORSTENEMY
Il lyric video di “Conquer the Illusions”, dall’album “Deception”, in uscita a novembre (Wormholedeath).

Crafteon – Cosmic Reawakening
Questi buoni otto brani si sviluppano su tempi medi riproposti con una certa regolarità e dal livello complessivo confortante, mancando però di un brano trainante capace di agganciare con decisione un audience sommersa da un’offerta ampia per gamma e, sostanzialmente, anche per qualità.


Xanthochroid – Of Erthe and Axen Act II
Gli Xanthochroid sono sempre capaci di coinvolgere, qualunque sia il filone stilistico prescelto, dall’alto della dote più unica che rara che hanno nell’infondere la propria musica di un pathos cinematografico, consentendo all’ascoltatore di immergersi del tutto nel loro mondo immaginario per ottenerne visioni nitide e quanto mai reali.

Woodhawk – Beyond The Sun
Beyond The Sun, forte di un notevole impatto, si basa molto sui riff roboanti e su una buona impronta vocale dalle reminiscenze hard’n’heavy e dove non arrivano le due principali componenti, ci pensa l’hammond a riempire di atmosfere evocative la musica dei Woodhawk.

Primitive Man – Caustic
Come l’uomo primitivo, i tre del Colorado seguono l’istinto e non fanno alcun calcolo di convenienza, e ciò fa loro onore, però l’adesione senza mediazioni a questo stile musicale passa per forza di cose attraverso un proposta più sintetica, pena l’inevitabile accantonamento da parte della maggioranza dei potenziali fruitori.

Jupiter Zeus – Eyes On The Prize
Eyes On The Prize è un buon lavoro dal sound che unisce doom metal ed alternative in un unica proposta.

Xenofaction – The Empyrean Vanquishment
I due brani offerti sono notevoli mazzate di death tecnico, ottimamente prodotto ed eseguito da un nucleo di musicisti della scena metal tricolore di comprovata esperienza.