Radioaktivists – Radioakt One

E’ possibile che l’ascolto di Radioakt One possa non soddisfare del tutto chi auspicava un album più diretto e danzereccio, mentre invece gli ascoltatori più pazienti e vogliosi di approfondire il sound dei Radioaktivists dopo diversi passaggi potranno apprezzare quanto di buono siano riusciti a mettere sul piatto questi notevoli musicisti.

Il primo album dei Radioaktivists, sorta di supergruppo delle scena ebm – synthwave tedesca, arriva molto tempo dopo la loro prima estemporanea apparizione su una compilation della Dependent, etichetta che ovviamente pubblica anche questo Radioakt One.

Dall’unione di nomi pesanti come quelli di tre musicisti di spicco come Daniel Myer (Haujobb, Architect and Liebknecht), Frank Spinath (Seabound, Edge Of Dawn and Lionhearts), Krischan Wesenberg (Rotersand, ma noto soprattutto per la sua attività di rinomato produttore), oltre a Sascha Lange, scrittore e storico specializzato in cultura giovanile (nonché co-autore della biografia più esaustiva riguardante i Depeche Mode, qui nella veste di seconda voce) era lecito attendersi un lavoro di un certo spessore e queste attese non vengono deluse: è interessante, al riguardo, soprattutto l’approccio alla materia dei Radioaktivists i quali, invece di lanciarsi in una potenziale raccolta di trascinanti hit, esibiscono una certa varietà di soluzioni che, in più di un caso, corrispondono a brani ricchi di sfumature introspettive e certo non destinate a far riversare sulle piste i frequentatori dei club.
Infatti, se si fa eccezione per Raiders e soprattutto per un brano killer come Reach Out, i restanti brani si snodano ammantati da una certa oscurità e sovente anche da una non così scontata dose di lirismo (Skinn And Bones, Leere)
Del resto la voce di Frank Spinath è sempre la consueta garanzia di pulizia stilistica e di qualità e lo stesso Lange, allorché viene chiamato in causa, se la cava piuttosto bene pur non potendo competere con il livello del più collaudato cantante-psicologo, mentre la coppia Myer/Wesenberg si occupa di costruire con innata sapienza un tessuto sonoro ovviamente perfetto dal punto di vista tecnico ma anche dotato di una certa profondità.
E’ possibile, quindi, che l’ascolto di Radioakt One possa non soddisfare del tutto chi auspicava un album più diretto e danzereccio, mentre invece gli ascoltatori più pazienti e vogliosi di approfondire il sound dei Radioaktivists dopo diversi passaggi potranno apprezzare quanto di buono siano riusciti a mettere sul piatto questi notevoli musicisti.

Tracklist:
1 Radioaktive
2 Raiders
3 Skin And Bones
4 Sinner
5 Reach out
6 Lovers
7 I Want You
8 Sense Of Destruction
9 Pieces Of Me
10 Leere

Line-up:
Daniel Myer
Krischan Wesenberg
Frank Spinath
Sascha Lange

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