Rest – Rest

Le premesse sono buone, anche perché è netta la sensazione che i Rest siano intenzionati a proporre anche in futuro molto di più rispetto a un ordinario black hardcore sparato alla massima velocità.
Hryre – From Mortality To Infinity

Gli Hryre sono la migliore band di black death inglese, provengono dal West Yorkshire e sono davvero bravi.
While Sun Ends – Terminus

I While Sun Ends combinano vari elementi della musica estrema e progressiva con buona sagacia, pescando dal metal estremo tradizionale e da quello più moderno
Absorb – Vision Apart

Il sound rispecchia il classico mood di gruppi come Obituary e Death con l’aggiunta dei seminali e conterranei Morgoth, peccato per tutti gli anni persi, ma band da rivalutare.
Escarnium – Interitus

Un album da sentire in tutta la sua ferocia mentre i brani scivolano via, in caduta libera negli abissi più profondi
VV.AA. – Imperative Music Compilation Vol.12

Un ottima occasione per fare un bel giretto per il mondo e conoscere nuovi adepti al sacro fuoco del metal, che sia classico o estremo non importa, le vie del metallo sono moltissime, provatele tutte.
Seputus – Man Does Not Give

Per chi ha voglia di spingersi oltre la brutalità di facciata di certo metal estremo.
Recitations – The First Of The Listeners

Partendo da un death black metal molto scandinavo, si dilatano i tempi e la composizione acquisisce un ampio respiro, fondendosi con l’elettronica più malata, fatta di neri droni e di oscuri loop.
Fetid Zombie – Epicedia

I Fetid Zombie sono ormai una garanzia per gli amanti dei suoni old school
Grossty – Crocopter

I Grossty escono dai soliti cliché per superare i confini del genere e costruendosi una precisa identità, all’insegna del divertimento sfrenato, di allusioni pornografiche e tanta brutalità.
L’Incendio – L’Incendio

Questi ragazzi hanno una concezione molto avanzata del metal e, partendo da un death metal originale, vi aggiungono novità, riuscendo a creare un suono davvero inusuale.
Stench Price – Stench Price

Venti minuti di musica fuori dagli schemi e alquanto coraggiosa, da ascoltare e valutare con la dovuta calma, ma sicuramente meritevole della dovuta attenzione.
Brujeria – Pocho Aztlan

Certamente, per mantenere un discreto livello qualitativo come in questo disco, il progetto non potrà durare all’infinito, ma finché le prove sono queste, que viva Brujeria.
Usurpress – The Regal Tribe

Una quarantina di minuti a prova di tedio con il suo frullato di death, thrash, black, doom e progressive che si rivela senz’altro appetitoso.
Noise Demon – Ten Cuts

Un album che distrugge le barriere e le trincee immaginarie che molti costruiscono sullo spartito musicale
Kashgar – Kashgar

I Kashgar sono una bella sorpresa e seguire le loro mosse future non sarà affatto tempo sprecato.
Conqueror – War. Cult. Supremacy

La musica dei Conqueror è qualcosa che raramente si sente nella vita, ed è una vera a propria esperienza sonora, che non può lasciare indifferenti specialmente chi ama il metal underground.
Anata – The Infernal Depths of Hatred (remastered)

I deathsters svedesi Anata ripartono dalla ristampa del loro primo lavoro The Infernal Depths of Hatred
Peter Grusel und die Unheimlichen – Peter Grusel und die Unheimlichen

Un album che esalta, violento e rabbioso, puro metallo estremo moderno che, come una diga che cede, rovescia una devastante ondata di groove distruttivo e senza soluzione di continuità.
Morbo / Bunker 66 – Into The Morbo Bunker

Uno split che dura poco, ma che in dodici minuti esprime più cose che alcuni dischi doppi, con un fantastico thrash cupo.