Shambles – Realm Of Darkness Shrine

shambles Shambles - Realm Of Darkness Shrine

Realm Of Darkness Shrine è il classico album per puri appassionati, senza compromessi e circondato da un’aura malsana: un lavoro che va assaporato nella sua natura estrema, e se siete amanti del doom/death vecchia scuola un ascolto è sicuramente consigliato.

Dead End – Reborn from the Ancient Grave

dead end Dead End - Reborn from the Ancient Grave

Reborn from the Ancient Grave torna al sound primordiale, un lento incedere catacombale, a tratti agitato da tempeste death metal, ma per gran parte della sua durata mosso dall’inerzia del doom, potente, oscuro e monolitico.

Ordog – The Grand Wall

SCordog Ordog – The Grand Wall

The Grand Wall gode di una compattezza invidiabile e non c’è davvero nulla che non vada: ogni episodio scorre con buona fluidità, andando a costruire un insieme sonoro che verrà apprezzato non poco dagli appassionati del genere.

Era Decay – Inritum

eradecay Era Decay - Inritum

Gli Era Decay sono autori di una prestazione convincente, compatta e priva di particolari sbavature anche se, almeno per ora, incapace di scalare lo spesso gradino che separa l’album bello da quello imprescindibile.

Sorrowful Land – Of Ruins …

SCsorrowful Sorrowful Land - Of Ruins …

Con questo suo progetto solista, il musicista ucraino può dare sfogo ad un’indole che lo porta ad avvicinare il death doom di matrice svedese.

Clouds – Departe

clouds Clouds - Departe

Departe è uno dei capolavori dell’anno, in senso assoluto e non confinato alla nicchia del doom.

The Burning Dogma – No Shores Of Hope

theburning The Burning Dogma – No Shores Of Hope

No Shores Of Hope è un album di grande pregio, che in un mondo normale porterebbe alla ribalta della scena i The Burning Dogma … ma del resto sono proprio loro i primi ad affermare, con il loro concept, che di normale, in questo mondo, c’è rimasto ormai ben poco.

Revelations Of Rain – Akrasia

SCrevelations Revelations Of Rain - Akrasia

L’ennesimo magnifico parto di una scena russa composta da una moltitudine di band in grado di elevare il funeral/death doom ai suoi massimi livelli.

Raspail – Dirge

raspail Raspail - Dirge

Dirge è un opera di respiro assoluto, con il suo indurre un flusso emotivo privo di picchi ma costante, senza mai un cedimento o concessioni a passaggi cervellotici

Soliloquium – An Empty Frame

SCsoliloquium Soliloquium - An Empty Frame

An Empty Frame è un album sorprendente, se non per spunti innovativi, sicuramente per la qualità compositiva esibita da musicisti capaci di spaziare, con grande disinvoltura, fra diverse sfumature ed umori.

Doomed – Anna

SCdoomed Doomed - Anna

Doomed è ormai un marchio di qualità all’interno della scena doom, così come lo è la tipica copertina a sfondo verde che contraddistingue ogni sua uscita.

Atten Ash – The Hourglass

atten Atten Ash – The Hourglass

The Hourglass non cede mai per intensità emotiva e stupisce per la sua qualità a prova di comparazione: non c’è infatti un solo brano che non meriti d’essere ricordato o che non contenga momenti di memorabile ed evocativo lirismo.

The Ghost I’ve Become – Hollow

SCtheghost The Ghost I've Become - Hollow

Un lavoro fugace per durata ma prezioso per contenuti: The Ghost I’ve Become è un bellissimo monicker per una band la cui prima prova su lunga distanza potrebbe sconvolgere a breve le gerarchie del genere.

Krypts – Remnants of Expansion

SCkrypts Krypts - Remnants of Expansion

La quintessenza della malignità che si fa musica e autentica colonna sonora delle più terrorizzanti evocazioni lovecraftiane

Dwell – Desolation Psalms

dwell Dwell – Desolation Psalms

Il death doom del gruppo di Aarhus è asciutto, molto più votato alla prima delle due componenti, ma senza disdegnare rallentamenti o aperture melodiche contraddistinte da un buon lavoro chitarristico.

Self-Hatred – Theia

SCselhatred Self-Hatred - Theia

Theia appare solidamente intriso dell’umore tragico dei Swallow The Sun così come del lirismo malinconico dei Saturnus, meritandosi il plauso degli appassionati.