Them – Sweet Hollow

Se accuserete l’album di avere un sound derivativo avrete scoperto l’acqua calda, lasciate perdere le solite menate da scienziati metallici e godetevi questi cinquanta minuti scarsi di heavy metal horrorifico e spettacolare
Hryre – From Mortality To Infinity

Gli Hryre sono la migliore band di black death inglese, provengono dal West Yorkshire e sono davvero bravi.
Red Riot – Fight

Anche se di corta durata Fight dice già parecchio sull’impatto e sulla qualità della musica dei Red Riot
Stagewar – Killing Fast

L’attitudine non manca, i suoni sono piuttosto grezzi, non caotici e la tecnica sufficiente per sostenere questo time warp metallico dal sapore molto… Heavy ’n’ Roll!
Winterheart – Nothingness

Rispetto a certi stilemi del genere viene meno un certo minimalismo, per cui troviamo un sound relativamente dinamico e valorizzato da una produzione all’altezza rispetto agli standard richiesti.
The King Must Die – Murder All Doubt

Il quintetto capitanato dal super tatuato vocalist Doggi ha scritto un gran bel lavoro, duro, aggressivo ed ultra heavy, pane per i fans del thrash che non disdegnano ascolti classici e moderni.
Insil3nzio – Insil3nzio

La marcia in più che si rinviene in questo lavoro, rispetto a molti altri tentativi analoghi, la fa proprio lo spessore stilistico derivante da una maturità che impedisce di scivolare nei luoghi comuni, sia a livello lirico che compositivo.
Epica – The Holographic Principle

Una perfezione raggiunta passo dopo passo, album dopo album in un crescendo artistico che ha portato il gruppo a questo capolavoro.
Créatures – Le Noir Village

L’operato dei Creatures va assaporato come una vera e propria rappresentazione teatrale, per coglierne più efficacemente l’essenza.
Life’s December – Fatigue

I Life’s December dimostrano di essere un gruppo non per tutti, sicuramente solo per chi ha lo stomaco per digerire tutto il male che la loro musica emana a dismisura.
While Sun Ends – Terminus

I While Sun Ends combinano vari elementi della musica estrema e progressiva con buona sagacia, pescando dal metal estremo tradizionale e da quello più moderno
Crystalmoors – The Mountain Will Forgive Us

I Crystalmoors hanno voluto offrire qualcosa in più rispetto ad un buonissimo e classico album, inserendo un secondo cd contenete le versioni folk di brani nuovi e vecchi
Absorb – Vision Apart

Il sound rispecchia il classico mood di gruppi come Obituary e Death con l’aggiunta dei seminali e conterranei Morgoth, peccato per tutti gli anni persi, ma band da rivalutare.
Almah – E.V.O

E.V.O ha molte frecce da scoccare e come maliziosi cupidi gli Almah centrano i nostri cuori con una serie di tracce d’alta scuola.
Radtskaffen – Worldwide Anarchy

Un primo lavoro abbondantemente sopra la sufficienza
The Reticent – On The Eve Of A Goodbye

On The Eve Of A Goodbye è un concept autobiografico, un’opera che elargisce emozioni in un caleidoscopio di note ora intimiste, ora metalliche
Alcest – Kodama

Il senso dello scorrere inesorabile del tempo e la necessità di imprimerne ogni momento nella memoria sono il fulcro della poetica degli Alcest.
Rainveil – Verses

La drammatica teatralità di fondo, le sfumature dark e le sontuose orchestrazioni, danno all’album quel tocco di maturità che non lascia dubbi sul valore del gruppo
Atom – Spectra

Rispetto ad altri progetti di stampo simile, Atom mantiene ben salde le radici nel black metal, genere che viene sviscerato un po’ in tutte le sue sfumature
Raw Ensemble – Suffer Well

I brani alternano e uniscono in un unico devastante sound le due maggiori correnti del thrash, quella europea e quella statunitense