Zaraza – Spasms of Rebirth

Sono le band come i Zaraza a riportare lodevolmente la barra verso quella che è la concezione più autentica di un genere che non può essere certo rivolto alle masse.
Black Cage – Excess All Areas

Un album divertente, multiforme, ma che non è del tutto ricollegabile al vecchio glam per come lo conosciamo.
Ordem Satanica- Monte Da Lua

Gli Ordem Satanica continuano quel filone che arriva direttamente dai Black Legion, ma che nacque prima in qualche bosco norvegese pur essendo un sentimento ancora più antico che Monte Da Lua sottolinea benissimo.
Outrider – Foundations

Quarantadue minuti persi nel sound che, partendo dagli anni del rock di Seattle, si avvicina al nuovo millennio passando per il post grunge, raccogliendo nel suo peregrinare un tocco di southern metal, e giuntovi, si trasforma in un’oliata macchina hard rock.
Violet Cold – Anomie

Cinquanta minuti di musica gradevole e complessivamente sognante, senza che si vada a sprofondare in abissi di oscurità e disperazione.
Demised – A Warm Place to Stay

Mantenendo un approccio diretto nelle parti più estreme, i Demised creano il loro nuovo sound, impregnato di atmosfere e sfumature dark/gothic con la voce che segue i toni classici del genere, rivelandosi profonda, a tratti teatrale e perfettamente calata nello spirito di questo A Warm Place to Stay.
Prison Of Mirrors – Unstinted, Delirious, Convulsive Oaths

Magia nera medievale, satanismo e un grandissimo black metal per i Prison Of Mirrors, uno dei gruppi italiani da tenere d’occhio nel genere.
White Skull – Will Of The Strong

Gli White Skull continuano la loro missione metallica con maestria, ed arrivati al decimo album possono sicuramente essere soddisfatti del cammino intrapreso, non perdetevi dunque un altro splendido esempio di power metal made in Italy, c’è da esserne fieri.
Descend Into Despair – Synaptic Veil

Synaptic Veil è un’opera varia e matura, nella quale i meandri del doom più estremo e nel contempo atmosferico vengono esplorati senza nessuna remora ma con i giusti dosaggi, passando da attimi più eterei ad altri intrisi di ineluttabile dolore.
Arbor Inversa – Anticipatterns

Non vanno per il sottile gli Arbor Inversa, mentre la musica continua il suo viaggio tra periferie ingrigite dallo smog ghiacciato di città abbandonate al loro destino, formate da un’umanità fredda come il clima di quelle terre e che si riflette sul death metal di Anticipatterns.
Eoront – Another Realm

La musica del gruppo siberiano si avvicina molto a quella dei Drudkh, giusto per dare delle coordinate musicali, ma ha una maggiore connotazione mistica.
Sikth – The Future In Whose Eyes?

Momenti narranti fungono da preludio a vere esplosioni di musica moderna, un susseguirsi di trappole che si dipanano sul pentagramma e come tagliole ci afferrano senza lasciarci più.
Moonaadem – Moonaadem

In poco più di mezz’ora Antonios offre una solida dimostrazione delle proprie capacità compositive, andando a lambire tutte le diverse sfumature racchiuse nel black di matrice atmosferica e dimostrando in tal senso un notevole equilibrio.
Corroded – Defcon Zero

Un album che alterna buoni momenti, tutta potenza ed impatto, ad altri un po’ troppo studiati per piacere al pubblico delle radio rock, un peccatuccio che non inficia il giudizio buono sull’intero lavoro.
Neige Et Noirceur – Verglapolis

Verglapolis è un disco di grande bellezza, da gustare con le cuffie, travalicando i generi per costruire una narrazione che è un mito moderno, un’opera sopra un evento ben più grande di noi, e che non possiamo capire fino in fondo, ma possiamo sentirlo.
In Reverence – The Selected Breed

Death/black, oscuro e devastante, attraversato da una vena melodica che si evince nei rallentamenti ed in qualche sfumatura dark, ma furioso e tempestoso nelle parti estreme, con un growl cavernoso, qualche accenno allo scream ed un impatto da tregenda.
Liv Sin – Follow Me

Da sparare a tutto volume come rivalsa al vicino dai gusti romantico pop da estate al mare, con Follow Me la Jagrell ci invita a seguirla nel suo mondo metallico, piacevolmente grezzo, senza compromessi, ma assolutamente perfetto per fare male senza pietà
Progenie Terrestre Pura – oltreLuna

I Progenie Terrestre Pura fanno davvero un genere a sé stante, non valgono i parametri con altri gruppi, perché è tutto speciale.
Cult Of Erinyes – Tiberivs

I nove brani offerti in Tiberivs non lasciano un solo attimo di tregua, intrisi come sono di una costante tensione che corre sul filo di sonorità che attingono sicuramente alla parte migliore della scuola scandinava.
42 Decibel – Overloaded

I 42 Decibel a differenza di molti loro colleghi usano la carta del blues e fanno bene: la loro proposta si ferma a Let There Be Rock, lasciando ad altri la parte più hard rock e commerciale del sound dei fratelli Young.