Red Moon Architect – Kuura

Nella maggior parte dei casi le band che avviano il proprio percorso artistico partendo da basi estreme tendono con il tempo ad aprirsi, sia pure in maniera minima, verso sonorità meno claustrofobiche e più fruibili.

Non che i Red Moon Architect fino ad oggi avessero proposto musica di facile ascolto, ma non c’è dubbio che il loro approdo al funeral doom più tetro e dolente costituisce parzialmente una sorpresa. Se in Return of the Black Butterflies, terzo full length di una discografia fatta di soli grandi album, la band di Saku Moilanen aveva trovato una sorta di mirabile equilibrio tra gothic, death e funeral doom, complice anche l’uso della voce della brava Anni Viljanen, in Kuura l’unica concessione al comparto vocale è il ricorso alle urla strazianti di Ville Rutanen che ben si addicono ad un sound che è pura e magistrale esibizione di sofferenza e disperazione.
La brina (kuura in finlandese, appunto) avvolge e rende impermeabile ad ogni impulso vitale un cuore che sta per arrendersi all’insostenibile pesantezza dell’essere, e gli ultimi ansiti vitali sono rappresentati dalle grida di chi utilizza le residue risorse a disposizione per comunicare al mondo l’orrore e la nausea che hanno avvelenato un’intera esistenza.
Se la prima parte è drammaticamente intensa e soffocante e la seconda è un più breve episodio di ambient rumoristica ed oscura, è nella terza e conclusiva traccia che il sound pare aprirsi ad un malinconico e commovente incedere, punteggiato da un minimale ma emozionante tocco pianistico.
Ovviamente i Red Moon Architect (che ricordiamo essere anche per 4/5 i musicisti che, con la maglia degli Aeonian Sorrow, hanno aiutato Gogo Melone a costruire un magnifico album come Into the Eternity a Moment We Are) non creano qualcosa di inedito ma assorbono e rielaborano il meglio della più importante scena funeral del pianeta, quella finnica, e regalano con Kuura un capolavoro destinato a segnare il genere per molto tempo.
Da ascoltare più e più volte finché la brina non si scioglierà mescolandosi alle lacrime.

Tracklist:
1. I
2. II
3. III

Line-up:
Saku Moilanen – Drums, Keyboards
Jukka Jauhiainen – Bass
Matias Moilanen – Guitars
Ville Rutanen – Vocals
Taneli Jämsä – Guitars

RED MOON ARCHITECT – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • The Queen Is Dead Volume 168 – Geishas of Doom & The Irrational Library, Prayer Group, Alien Trackers
    by Massimo Argo on 11 Ottobre 2025 at 16:52

    Uno split tape che racconta due anime del sottobosco olandese: i Geishas of Doom, abrasivi e viscerali, e The Irrational Library, tra spoken word, punk e arte totale. Un viaggio sonoro che unisce rabbia, teatro e libertà creativa.

  • Orrendo Subotnik – Orrendo_3
    by Il Santo on 10 Ottobre 2025 at 8:36

    Una recensione sincera e appassionata di Orrendo_3 degli Orrendo Subotnik: un viaggio tra hardcore diretto, emocore viscerale e canzoni che parlano di amore, rabbia e anarchia. Viva il non lavoro, viva la musica autentica.

  • The Boojums
    by Enrico Mazzone on 9 Ottobre 2025 at 16:49

    Se siete appassionati di punk rock energico, con un tocco di nostalgia per il sound degli anni ’80 e una vena di ribellione, i The Boojums sono sicuramente una band da scoprire e seguire.

  • Collettivo Mangiatutto Futuro Paguro
    by Massimo Argo on 8 Ottobre 2025 at 16:10

    Questo disco è una festa collettiva, un atto di vita storta e senza freni, una rivolta contro la morte che è ovunque, una festa che coinvolge tutto e tutti, un’allegria che a volte diventa lacrime, un’ottima occasione per abbracciarsi sopra e sotto il palco come in “Abbracci”.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #33
    by Marco Valenti on 7 Ottobre 2025 at 15:06

    Un viaggio tra emozioni e suoni: dai Falling Leaves e il loro doom malinconico, alla poesia mediorientale di Ghazel, fino ai mondi mistici di Ljungblut, Träume e Tristwch Y Fenywod.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »