RITUALS OF THE DEAD HAND – Blood Oath

Anche se parlare di rituale della mano morta può far sorridere, pensando a biechi individui all’opera su autobus o metropolitane affollate, questo Blood Oath è in realtà un serissimo esempio di black doom composto e suonato con tutti i crismi da questo gruppo belga.

I due artefici di tutto questo, Lykaios e Isangrim, sono musicisti attivi in diverse band fiamminghe e li ritoviamo peraltro assieme anche nei validi Hemelbestormer.
Blood Oath si compone di quattro lunghi brani, più un breve intermezzo strumentale, nel corso dei quali i Rituals of the Dead Hand offrono un sound cupo, privo per lo più di sbocchi melodici ma molto compatto, tanto dall’essere assimilabile alla scuola della vicina Germania (i Secrets Of The Moon di Privilegivm sembrano essere a tratti un termine di paragone abbastanza plausibile).
Ovviamente in tale contesto non mancano pulsioni post metal e una densità vicina allo sludge, e tutto questo contribuisce a creare un suono di grande efficacia che, se non si farà ricordare per il suo impatto melodico, trova un suo perché in un ottundente martellamento.
Un brano magnifico come The Scourge spiega tutto molto meglio di molte parole, con il suo incedere soffocante, rallentato, distorto, che appare nella sua prima parte come espressione di una malevola creatura che che ti cinge le caviglie impedendoti di riaffiorare da un liquido denso e stagnante, per poi aprirsi in un più ritmato finale di puro black metal che beneficia anche di una bellissima linea melodica.
Blood Oath è un album molto valido, e si capisce dopo poche note che questo, pur trattandosi di un esordio per la band, è in realtà il frutto del lavoro di musicisti di notevole esperienza e conoscenza della materia: tutto ciò lo rende un ascolto caldamente consigliato a chi apprezza queste tipo di sonorità

Tracklist:
1. Bonderkuil
2. Sworn
3. The Gathering
4. They Rode By Night
5. The Scourge

Line-up:
Lykaios – Bass, Keyboards, Guitars, Vocals
Isangrim – Drums

RITUALS OF THE DEAD HAND – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Sūn Byrd – In Paradiso
    by Leonardo Pulcini on 20 Novembre 2025 at 19:00

    I Sūn Byrd portano il soul dal Nord Europa in un album che sa stranamente di Italia, di sud e feste al tramonto.

  • Intervista Macaco Cacao, dalla consolle al mondo.
    by Massimo Argo on 20 Novembre 2025 at 15:17

    Macaco Cacao, due dj che hanno una concezione molto particolare della musica, e che fanno cose molto originali.

  • E’ morto Nicola Vannini
    by Reverend Shit-Man on 20 Novembre 2025 at 9:00

    In un panorama dei necrologi musicali che, da almeno un decennio a questa parte, somiglia sempre più a una valle di lacrime, un altro triste avvenimento, in tal senso, va a funestare anche questo 2025. Nella giornata di ieri, infatti, ci ha lasciati, all'età di 65 anni, Nicola Vannini.

  • Frontiere Sonore – PUNTATA 06
    by Simone Benerecetti on 19 Novembre 2025 at 9:13

    Trasmissione radiofonica con Federico “il Deca” De Caroli e Simone Benerecetti. In scaletta: Federica Deiana, Cøldstar, G. Cistola & D. Germani, The Balboas, Jez Pike, Pink Butter, Jonathan Elias, Anthony Moore with AKA & Friends, Mephisto Walz, Angels of Libra (feat. Nathan Johnston).

  • The Queen Is Dead Volume 177- Dor, Lancasters, Evoken
    by Massimo Argo on 18 Novembre 2025 at 14:52

    Un approfondimento su tre dischi imperdibili: il viaggio introspettivo dei Dor, la psichedelia analogica dei The Lancasters e l’oscurità funeral doom degli Evoken. Analisi, atmosfere e suggestioni di tre opere che esplorano mondi sonori profondi e unici.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »