Progetto che più underground di così non si può, i tre musicisti dietro al monicker Stratus Nimbus debuttano con questo primo omonimo lavoro incentrato su uno doom/stoner metal psichedelico e diviso tra ispirazioni vintage e allucinazioni portate dalle troppe sostanze illecite consumate, oltre che dall’ascolto dei fondamentali (per il genere) Sleep.
Il gruppo proveniente dalle terre arse dell’Arizona risulta in trip perenne, così come la sua musica vintage e psichedelica, stordita da una neanche troppo velata attitudine space rock , tra gli anni sessanta ed il decennio successivo, periodo d’oro per la musica fumata.
Anche la produzione viaggia nella stessa direzione a ritroso intrapresa dal gruppo, quindi aspettatevi suoni ovattati, voce strascicata lasciata in secondo piano rispetto agli strumenti ed un album che sembra registrato in una caverna aperta su di un canyon, dove gli unici abitanti sono da sempre, pipistrelli e crotali.
Il bello è che Stratus Nimbus sprigiona un minimo di quel fascino vintage essenziale per non passare inosservato (anche se la proposta rimane ai limiti), una raccolta di mistiche tracce che, all’ascolto, fermano il tempo e vi porteranno in un universo parallelo, fluttuando sotto gli effetti allucinogeni di Equality, Can’t Break Free e Galaxy Girl.
Album da ascoltare immersi nella luce di decine di candele, in una stanza dove il respiro si mischia all’odore di incenso, o persi tra le rocce di polverosi e inviolati canyon, preferibilmente se siete amanti di queste sonorità e perciò abituati a perdervi nei meandri della vostra mente.
Tracklist
1.Equality
2.Can’t Break Free
3.A Walk in the Dark
4.Galaxy Girl
5.You Take
6.Rain Jam
Line-up
Tom Davies – Bass
Doug Dowd – Drums, Vocals
Dan Dowd – Guitars