Sumeru – Summon Destroyer

Una lunga jam liturgica, un rito stoner/doom metal dalle molteplici ispirazioni che dal deserto australiano arriva a noi tramite la Wormholedeath in questo caldo autunno 2018.

I Sumeru danno vita a questa lunga e monolitica danza tra le calde pietre di altari naturali, all’ombra dei quali antiche credenze e usanze continuano a scandire la vita degli uomini, dopo il primo lavoro omonimo in formato ep ed il debutto su lunga distanza uscito quattro anni (Holy Lands).
Summon Destroyer è il nuovo capitolo, una nuova danza che si perde nella notte e che si avvale di un sound che unisce drogate parti stoner, lente litanie doom/sludge ed accelerazioni estreme di stampo death.
Il tutto viene ammantato da una spessa coltre evocativa, che per otto brani ci circonda come nebbia che spezza il respiro, entra nel corpo e porta con sé allucinati visioni di rituali dimenticati nel tempo.
Inanis Kultus è un sospiro, un rumore in lontananza che sempre più vicino ci prepara per l’entrata in The Temple, che esibisce riff settantiani e lente marce doom, mentre la title track ed Embrace The Cold smuovono l’apparente stallo con ritmiche cadenzate di stampo hard rock pregne di groove malato.
Summon Destroyer è un lavoro difficile nel quale la tensione rimane altissima, spezzata da Kala Ratri, sorta di intro che ci porta alla seconda parte dell’opera aperta dal metal estremo di Durga! Durga! seguito dalla diretta Rivers Of Lethe, il brano più veloce dell’intero album.
A New Ritual conclude questa nuova fatica targata Sumeru con nove minuti di stoner/doom/sludge che portano allo sfinimento corporale e mentale: le atmosfere pesantissime e pervase da una mistica tensione si fanno ancora più pressanti fino alla conclusione.
Un album affascinante, pesante e monolitico, che trova nelle malsane atmosfere di antichi rituali le sue più forti ispirazioni.

Tracklist
1. Inanis Kultus
2. The Temple
3. Summon Destroyer
4. Embrace The Cold
5. Kala Ratri
6. Durga!Durga!
7. Rivers Of Lethe
8. A New Ritual

Line-up
Matt Power – Vocals
Peter Bursky – Guitar
Chris Wilson – Guitar
Pat Taylor – Bass
Andres Hyde – Drums

SUMERU – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • SONGS THE WEB TAUGHT US VOL. 17
    by Reverend Shit-Man on 16 Ottobre 2025 at 20:30

    Bentornata, gentaglia di poca fede, eccoci qui riuniti per un nuovo appuntamento con “Songs The Web Taught Us“. Morto un Pap’occhio, qualche mese fa, se n’è fatto un altro, più conservatore di quello di prima (ed espressione dei tempi controrivoluzionari che questo sciagurato mondo sta attraversando, tra guerre e genocidi) e il vostro Reverendo, dopo

  • Purity Ring
    by Gabriella Capraro on 15 Ottobre 2025 at 15:42

    “Purity Ring”, il nuovo album di Megan James e Corin Roddick: un ritorno alle origini synth-pop tra ricordi digitali, malinconia e rinascita elettronica.

  • Frontiere sonore – PUNTATA 01
    by admin on 15 Ottobre 2025 at 8:43

    Una selezione musicale eclettica con DFMK, NOM, Clap! Clap!, After in Paris, Angel Face, Campidonico, Glyders, Elisa Montaldo, Manduria e Hybrid: suoni unici e atmosfere originali.

  • The Queen Is Dead Volume 170 – Lambwool, Ajna, Dayofwrath
    by Massimo Argo on 14 Ottobre 2025 at 17:34

    Lambwool, Ajna e Dayofwrath in tre nuove uscite Cyclic Law: musica oscura tra guerra, psiche e dannazione. Dark ambient e industrial al massimo livello.

  • VA – Don Letts The Rebel Dread at Echo Beach
    by Massimo Argo on 14 Ottobre 2025 at 9:25

    Scopri "Don Letts The Rebel Dread at Echo Beach", una raccolta che celebra il meglio del dub digitale con selezioni d'autore dal catalogo della leggendaria etichetta.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »