Sunroad – Wing Seven

La tradizione metallica del Brasile si concretizza in tutti i generi e sotto generi dell’universo musicale che più ci piace, con il death metal ed i suoni hard’n’heavy che si giocano il ruolo di traino per tutto il movimento.

I Sunroad suonano hard & heavy da quando il secolo scorso ha lasciato il passo al nuovo millennio, un ventennio circa di suoni tradizionali ora marchiati a fuoco da un nuovo cantante (Andre Adonis), novità di non poco conto nell’economia del sound del gruppo.
Unico membro originale rimasto è il batterista Fred Mika, da sempre in sella al gruppo di Goiania che arriva, con questo Wing Seven, al sesto lavoro sulla lunga distanza di una carriera discografica che si completa con un ep ed una raccolta di brani dei primi tre album.
Hard ed heavy metal che si uniscono come nella migliore tradizione in un sound a tratti esplosivo, pescando tra Europa e Stati Uniti, rigorosamente in ambiti ottantiani: ne esce un buon album, forse appesantito da un che di già sentito, ma è comunque un ascolto rivolto agli amanti dei suoni che hanno fatto la storia dell’ hard & heavy mondiale.
Si passa così da brani chiaramente hard rock e che richiamano lo stile losangelino, a composizioni più in linea con l’heavy metal europeo, con le tastiere che prendono il comando delle operazioni ed i Rainbow che diventano principale fonte di ispirazione per la band brasiliana.
Un album onesto di musica dura come si faceva una volta, con un cantante in palla, buone trame chitarristiche ed almeno due o tre brani meritevoli d’attenzione (In The Sand, Day By Day e Brighty Breakdown): da ascoltare, visto che potrebbe piacere a più di un appassionato.

TRACKLIST
1.Destiny Shadows
2.White Eclipse
3.In the Sand
4.Misspent Youth
5.Tempo (What Is Ever)
6.Whatever
7.Skies Eyes
8.Day by Day
9.Craft of Whirlwinds
10.Drifting Ships
11.Brighty Breakdown
12.Pilot of Your Heart
13.Last Sunray in the Road

LINE-UP
Akasio Angels – Bass, Vocals
Netto Mello – Guitars, Backing Vocals
Fred Mika – Drums, Vocals
Andre Adonis – Vocals (lead)

SUNROAD – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Collettivo Mangiatutto Futuro Paguro
    by Massimo Argo on 8 Ottobre 2025 at 16:10

    Questo disco è una festa collettiva, un atto di vita storta e senza freni, una rivolta contro la morte che è ovunque, una festa che coinvolge tutto e tutti, un’allegria che a volte diventa lacrime, un’ottima occasione per abbracciarsi sopra e sotto il palco come in “Abbracci”.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #33
    by Marco Valenti on 7 Ottobre 2025 at 15:06

    Un viaggio tra emozioni e suoni: dai Falling Leaves e il loro doom malinconico, alla poesia mediorientale di Ghazel, fino ai mondi mistici di Ljungblut, Träume e Tristwch Y Fenywod.

  • The Queen Is Dead Volume 167 – Patristic, Nepal Death, Panopticon
    by Massimo Argo on 7 Ottobre 2025 at 14:33

    Puntata davvero ricca, black death metal patristico, hippies psichedelici in viaggio per Kathmandu e un bellissimo disco di folk dal profondo delle foreste del Minnesota.

  • Niia – V
    by Leonardo Pulcini on 6 Ottobre 2025 at 8:59

    Niia torna a casa del jazz con un bagaglio riempito da anni di nuovi sound: sistemato tutto nell'armadio, "V" è un album che sfiora la perfezione.

  • Bogue – How’d you feel about talkin’ to me
    by Reverend Shit-Man on 5 Ottobre 2025 at 20:00

    In questo marasma elettrico ed elettrizzante, per un brevissimo lasso di tempo, bazzicò anche un trio chiamato Bogue, formato nel 1999 dal bassista Dan Maister (che assunse il ruolo di frontman/chitarrista) insieme al batterista Matt Blake, ai quali si unì il chitarrista Michael J. Walker.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »