Enisum – Moth’s Illusion
Ci sono momenti di estrema commozione in questo disco, e a volte si ha persino l’ansia che questa musica scompaia all’improvviso, per quanto è bella.
Ars Onirica – I: Cold
E’ solo con l’opportuno approfondimento del contenuto di I: Cold che si può cogliere appieno il valore di questa magnifica prima opera su lunga distanza degli Ars Onirica, altra band che si aggiunge ad una scena italiana contigua al doom che sembra trovare ultimamente grande slancio e nuovi protagonisti.
Totalitarian – Bloodlands
Non c’è un momento di resa, di pausa o di stanca, il sangue scende copioso come un fiume e non possiamo fare a meno di continuare a guardare il massacro, incalzati da un qualcosa che ci fa spingere oltre.
Funereal Presence – Achatius
Nei Funereal Presence, Bestial Devotion compone ogni singola nota, si occupa di ogni strumento e ci propone un’opera assolutamente personale, votata all’esaltazione di un black metal feroce, viscerale, contorto, sempre dalla forte componente raw.
Temple Koludra – Seven! Sirens! To a Lost Archetype
Un’ora di discesa negli antri più bui, dove il metal estremo di matrice black si impregna di misticismo indiano nel suo discendere negli oscuri antri di un tempio dimenticato in cui leggende e storie si tramandano da millenni.
Nirnaeth – From Shadow to Flesh
I Nirnaeth con From Shadow To Flesh confermano l’ottima salute della scena estrema francese e regalano un album convincente, a tratti devastante, oscuro e melodico, perfettamente in grado di tenere botta in tutta la sua durata.
Arckanum – Första Trulen
Första Trulen non riveste solo una valore puramente storico per i cultori e collezionisti del black metal delle origini, perché da un punto di vista musicale possiede un notevole fascino ancestrale che va necessariamente colto, al netto di una registrazione che sembra davvero provenire da un vecchio mangianastri con le testine usurate dal tempo.
Triste Terre – Grand œuvre
Interessante esordio di questo duo francese, capace di creare ambientazioni maestose, imponenti e ammantate da tristezza e nostalgia: un black avanguardistico intriso di suggestioni doom e funeral.
Helheim – Rignir
Un lavoro strepitoso, di straordinaria fattura e di impressionante innovazione, ma non di immediata lettura. Lungi dall’album quindi, fugaci spettatori da un ascolto e via e dall’udito poco sensibile.
Nasheim – Jord och aska
I Nasheim non sono paragonabili a nessun altro gruppo attualmente: la loro proposta di atmospheric black metal ha una trascendenza,un lirismo e una personalità senza pari.
Der Weg Einer Freiheit – Live In Berlin
La prestazione del quartetto tedesco è impeccabile e coinvolgente, come dimostra anche l’approvazione da parte del pubblico presente, per cui non resta che ascoltare con enorme piacere questo sunto di una discografia che è ancora ascendente dal punto di vista qualitativo.
Dominanz – Let The Death Enter
Let The Death Enter è un buon lavoro, oscuro, malato, con la ragione risucchiata da una insana predisposizione al male, con il quale i Dominanz hanno modellato un sound che risulta personale e fortemente estremo.
Temple Nightside – Recondemnation
I Temple Nightside sono una mostruosa creatura underground che si nutre di anime e vomita cattiveria, trasformata in musica estrema evocativa e rituale, colma di atmosfere nere come la pece in un fluido continuo di malvagità
Lord Vampyr – Death Comes Under the Sign of the Cross
Death Comes Under the Sign of the Cross è composto da dieci brani che convogliano diversi generi per portare un nuovo attacco metallico, un bombardamento dalle detonazioni black, heavy, power e gothic, legati insieme da sfumature melodiche sempre in primo piano.
Experior Obscura – Iter in Nebula
Melodie antiche sono inglobate in una ferocia multidimensionale libera da qualsiasi vincolo, a sublimare un percorso emozionale fortissimo e alterando, forse per sempre, la nostra percezione artistica del black metal.
Vorga – Radiant Gloom
Il black dei Vorga è sì melodico, come lo loro stesso lo definiscono, ma è altrettanto furioso ed urticante per graffiare lasciando segni anche piuttosto profondi.
Thecodontion – Jurassic
Basta con assoli onanistici o distorsioni incomprensibili, i Thecodontion ci danno una dimostrazione di come si possa fare musica pesantissima senza quello che viene considerato lo strumento principale.
Ewigkeit – DISClose
James Fogarty è un musicista in possesso di un grande talento che con il monicker Ewigkeit viene espresso in maniera compiuta e senza alcun filtro.
DunkelNacht – Empires Of Mediocracy
L’album segue le coordinate stilistiche di un black metal dagli spunti death, vicino al classico sound di matrice polacca, oscuro e cattivissimo ma con trovate melodiche che ne risaltano la qualità indiscussa delle composizioni. Un ritorno pienamente riuscito quello dei Dunkelnacht, autori con Empires Of Mediocracy di un album che gli amanti del genere non possono perdere, bravi e diabolici.
Svirnath – Dalle Rive del Curone
Le sonorità offerte da Svirnath sono del tutto in linea con le produzioni facenti capo alla brillante label tedesca Naturmacht, autentico punto di riferimento per chi voglia ascoltare black metal atmosferico nella sua accezione più pura e underground.