Zaraza – Spasms of Rebirth
Sono le band come i Zaraza a riportare lodevolmente la barra verso quella che è la concezione più autentica di un genere che non può essere certo rivolto alle masse.
Descend Into Despair – Synaptic Veil
Synaptic Veil è un’opera varia e matura, nella quale i meandri del doom più estremo e nel contempo atmosferico vengono esplorati senza nessuna remora ma con i giusti dosaggi, passando da attimi più eterei ad altri intrisi di ineluttabile dolore.
The Ruins Of Beverast – Exuvia
La musica dei The Ruins Of Beverast va ben oltre qualsiasi etichetta, esplicitandosi in una forma che sfida le convenzioni e la banalità, ma risultando ugualmente, per assurdo, meno ostica di quanto si potrebbe supporre.
Mahakala – The Second Fall
The Second Fall si presenta come un’opera che senza tanti fronzoli ci investe dal primo minuto, travolgendo con il suo sound che esplode in riff potentissimi, brani influenzati dall’heavy metal classico e lenti rituali doom.
Völur – Ancestors
Interessante e molto ben riuscito blend di dark folk,doom e ambient che ci riporta indietro nel tempo,alle radici di un suono.
Fleshpress – Hulluuden Muuri
I Fleshpress in poco più di mezz’ora scagliano nell’etere la loro personale visione musicale che non prevede soluzioni banali e neppure sconti particolari a chi si avvicina all’ascolto
Hjarnidaudi – Psykostarevoid
Psykostarevoid offre una visione del doom che non ha nulla di rassicurante, rovistando incessantemente tra le viscere con il suo incedere distorto e fragoroso.
Akatharta – Spiritus Immundus
Spiritus Immundus si rivela un lavoro che dovrebbe lasciare il segno in chi apprezza sonorità a cavallo tra il funeral ed il death doom più crudo.
Apocalypse Orchestra – The End Is Nigh
Un’orchestra di metal sinfonico e doom altro, con una fortissima presenza di strumenti e ritmi medievali, per un album che è una lenta e decadente danza sopra l’abisso.
In Tormentata Quiete – Finestatico
Quella degli In Tormentata Quiete è una magia che si perpetua da diversi anni con una frequenza che egoisticamente vorremmo maggiore ma che, come l’apparizione nella volta celeste di una cometa ad intervalli di decenni, continua a meravigliare ogni volta e, proprio per questo, porta con sé il dono dell’eccezionalità.
Avatarium – Hurricanes And Halos
Sin dal primo pezzo si capisce che questo disco è qualcosa di diverso, le immagini messe in musica sono forti e suscitano emozioni nell’ascoltatore.
Soijl – As The Sun Sets On Life
As The Sun Sets On Life si sviluppa per poco più di un’ora, offrendo un death doom nel quale vengono rielaborati nel migliore dei modi gli influssi delle principali scuole, restituendoli impeccabilmente con personalità e brillantezza.
Bretus – … From The Twilight Zone
I Bretus con questo disco si confermano un ottimo gruppo doom che non sbaglia un disco.
Martyrdoom – Grievous Psychosis
Per i Martyrdoom un gran bell’esordio, di quelli che magari non cambieranno la vita ma la miglioreranno senz’altro a chi si nutre di tali sonorità.
Red Moon Architect – Return of the Black Butterflies
Return of the Black Butterflies segna un’altra prova magistrale da parte dei Red Moon Archiect, oggi più che main a pieno titolo nel novero delle migliori realtà del funeral death doom melodico.
Desolate Pathway – Of Gods and Heroes
Chi ama il genere non resterà affatto deluso, mentre chi volesse ricercare elementi di novità passi pure oltre: questo è “solo” buonissimo doom, suonato come le divinità marine comandano …
My Silent Wake – Damnatio Memoriae
Una riedizione utile e curata di Damnatio Memoriae, album che con la sua uscita ha sicuramente consolidato lo status acquisito dai My Silent Wake in virtù di una carriera lunga, produttiva e, a tratti, piacevolmente imprevedibile.
Obscura Amentia – The Art Of The Human Decadence
Gli Obscura Amentia riescono con la loro musica a trasmettere compiutamente un senso di inquietudine che prende forma man mano che si procede con gli ascolti, e questo più di altri è un indicatore affidabile della profondità compositiva che pervade The Art Of The Human Decadence.
Hexer – Cosmic Doom Ritual
Titolo immaginifico per un’opera estremamente atmosferica che proietta verso l’ignoto.
MotherSlot – Moon Omen
La ricchezza di questo disco risiede nella varietà di sensazioni che riesce a dare, rimanendo sempre ben ancorato alla pesantezza e alla possente lentezza del doom.