Monolithe – IV

Il quarto atto su lunga distanza dei Monolithe consolida lo status invidiabile di una band incapace di fallire un colpo dal momento della sua apparizione sulla scena.
Lorelei – Ugrjumye Volny Studenogo Morja

Ottimo esordio per i Lorelei che, in un prossimo futuro, potrebbero anche trovare una maggiore esposizione se optassero anch’essi per l’adozione di testi in lingua inglese.
Revelations Of Rain – Deceptive Virtue

Il magnifico tocco chitarristico di Yuriy Ryzhov costituisce il viatico ideale per affrontare questa ennesima, tormentata, navigazione attraverso i mari profondi e sconfinati del dolore e della melancolia.
Plateau Sigma – White Wings Of Nightmares

Viene un po’ difficile spiegare, a qualcuno che non l’ha mai provato, il brivido malinconico che regala un certo doom metal, quella dolce decadenza, morte eppur poesia.
Ataraxie – L’Etre et La Nausée

Dopo due ottimi dischi come “Slow Transcending Agony” e “Anhedonie”, i ritrovati francesi Ataraxie scrivono quello che potrebbe essere il definitivo manifesto della loro musica.
HellLight – No God Above, No Devil Below

La scelta di un suono di batteria troppo secco (tale da sembrare quasi una drum-machine) e, soprattutto, il ciclico ricorso a una voce pulita che è rimasta quella stridula e un po’ incerta già esibita ai tempi di “Funeral Doom”, costringono la band paulista a restare un gradino al di sotto dell’eccellenza assoluta.
Black Oath – Ov Qliphoth And Darkness

“Ov Qliphoth And Darkness” è l’ennesimo grande disco doom metal pubblicato da una band italiana.
Cold Insight – Further Nowhere

Chi ha apprezzato l’operato di Sebastien negli Inborn Suffering e nei Fractal Gates, si avvicini comunque senza indugi a a questo progetto di sicuro interesse e ragguardevole qualità, in attesa di seguirne i prossimi sviluppi.
Doomraiser / Caronte – Split

Uno split che si rivela un’autentica chicca per gli appassionati, oltre che un prezioso e gradito antipasto in grado di lenire l’attesa per le prossime prove su lunga distanza di due band dallo status ormai consolidato.
Tethra – Drown Into The Sea Of Life

Un lavoro consigliato vivamente a chi apprezza il doom nella sua forma più genuina e spontanea.
Procession – To Reap Heavens Apart

“To Reap Heavens Apart” conferma i Procession come un delle band guida dell’attuale scena doom.
Ecnephias – Necrogod

La caratteristica di schiudersi lentamente e di concedersi all’ascoltatore solo dopo diversi passaggi nel lettore è una peculiarità dei grandi dischi.
Evoke Thy Lords – Drunken Tales

Gli Evoke Thy Lords, dopo il gothic doom dell’esordio datato 2008, hanno decisamente mutato pelle trasformandosi in questa creatura dai tratti cangianti e in grado di evocare, grazie all’uso intensivo ma appropriato del flauto, sensazioni dall’alto tasso lisergico.
Abysmal Grief – Feretri

Lungi da tentazioni sciovinistiche, si può tranquillamente affermare che un disco con tali caratteristiche poteva estrarlo dal cilindro solo una band italiana.
Black Capricorn – Born Under The Capricorn

Con i cagliaritani Black Capricorn il doom tricolore trova un’altra grande band, in grado di combattere ad armi pari con i magnifici Doomraiser.
The Howling Void – Runa

Dopo tre dischi nel segno di un funeral doom dai tratti atmosferici, i The Howling Void decidono di esplorare nuove strade con il chiaro intento di ritrovare un ulteriore impulso dopo il poco convincente full-length risalente allo scorso autunno. Nell’esaminare The Womb Beyond the World, infatti, non si poteva fare a meno di notare che […]
Officium Triste – Mors Viri

La band di Pim Blankenstein non ha mai avuto l’ambizione di riscrivere la storia della musica o del singolo genere, l’unico obiettivo tangibile è sempre stato quello di comporre brani malinconici, coinvolgenti, che rappresentassero adeguatamente quel dolore catartico che è il fine ultimo del doom
Mental Torment – Mental Torment
Un growl efficace e un suono di chitarra diluito e alla costante ricerca della giusta melodia da incastonare all’interno di atmosfere opprimenti sono gli ingredienti che fanno di “On The Verge …” un disco riuscito e convincente.
Inner Sanctvm – Christi Testamenta
Nel complesso questo è un disco che, oltre a non deludere chi ama questo tipo di sonorità, si rivela di gran lunga superiore a certi lavori pretenziosi ma di relativa qualità e di ancor più dubbia genuinità pubblicati ultimamente.
Caronte – Ascension

La band proveniente da Parma con questo disco s’impone con prepotenza all’interno della scena doom, in Italia e non solo, creando un disco capace di trovare un feedback immediato nell’ascoltatore.