Runeshard – Dreaming Spire
Ascoltando Dreaming Spire si viene avvolti da una calda sensazione di epica bellezza e si sta bene, si viene portati in volo da un’aquila e vediamo battaglie, draghi che assaltano castelli, insomma si chiude gli occhi e si sogna, cosa non da poco in questi tempi.
Cabrakaan – Songs From Anahuac
Un ep molto originale e pieno di pathos, di vitalità messicana e di melodie ragionate, dove anche le durezze stanno bene nel contesto, dato che i Cabrakaan sono un gruppo molto particolare e lo fanno sentire molto bene.
Cruachan – Nine Years Of Blood
La musica degli irlandesi è folk metal con elementi celtici, momenti vicini al power metal, sfuriate death ed un tocco di melodic black, ma l’ossatura è fortemente celtic folk.
HAEGEN – Immortal Lands
Gli Haegen fanno un folk metal epico cantato in inglese ed in italiano, con una propensione verso l’epic metal: le loro composizioni sono molto bilanciate e ben costruite, con una buona interazione fra potenza, velocità e melodia.
Visigoth – Conqueror’s Oath
I barbari statunitensi si ripresentano dopo due anni da The Revenant King con un buon lavoro devoto ai canoni dell’epic true heavy metal,roccioso e fiero, ma inferiore allo splendido esordio.
Unshine – Astrala
Misticismo, ricordi di umanità diversa da quella attuale e con ben altre prerogative, ci fanno immergere dentro questo suono, ricercando qualcosa che possiamo far scaturire dal nostro interiore se lo vogliamo e se troviamo il giusto innesco: Astrala è perfetto per questo, oltre che essere un buon disco di metal.
Under Siege – Under Siege
Gli Under Siege conoscono bene il genere e lo addomesticano a loro piacimento e a quello degli ascoltatori, alternando cavalcate cadenzate ed epiche a sfuriate estreme dove le melodie hanno la loro importanza.
Pagan Altar – The Room Of Shadows
Dopo molti anni, durante i quali si era quasi persa la speranza, ecco tornare quando meno te li aspetti i Pagan Altar, semplicemente un pezzo di storia della NWOBHM. Fondati nell’ormai lontano 1978, i Pagan Altar, insieme ai Witchfinder General, sono stati uno dei principali gruppi doom all’interno della nuova ondata del metal inglese, negli […]
Mongol – Warrior Spirit
Ottimo folk metal, con chitarre distorte, buona sezione ritmica e una grande capacità di coniugare melodia e potenza.
Manilla Road – To Kill a King
Up the hammers, down the nails ! …anche dopo 40 anni risuona fiera la “chiamata alle armi” da parte di Mark “the Shark” Shelton.
Atlantean Kodex – The Annihilation Of Bavaria
Questo ennesimo live album (il terzo in dieci anni) immortala gli Atlantean Codex in una delle loro migliori performance, questa volta sul palco di Theuern nel novembre di due anni fa.
Nordland – European Paganism
Una bella prova, intensa, competente e genuina nelle sue risultanze.
Divine Element – Thaurachs of Borsu
I primi brani trovano nell’impeto della battaglia la loro forza così da risultare i più canonici, mentre è la seconda parte che riserva le parti più epiche, lasciando che il sound si ricami di note folk, mentre una voce narrante ne rende maestoso l’incedere.
Burning Shadows – Truth In Legend
Album intenso, adulto e dai forti connotati epici, Truth In Legend è perfettamente in grado di soddisfare i fans del power epico sparsi per il globo.
Holy Martyr – Darkness Shall Prevail
Ritorno in pompa magna per gli Holy Martyr, ormai da considerare come storica realtà della scena epic metal nazionale.
Slechtvalk – Where Wandering Shadows and Mists Collide
Il gruppo torna a raccontare di epiche guerre ed eroi con Where Wandering Shadows and Mists Collide, un devastante esempio di metal estremo epico e con tutte le carte in regola per essere idolatrato dagli amanti di Amon Amarth e compagnia eroica.
Siaskel – Haruwen Airen
Questo disco è speciale, poiché raramente si riesce ad ascoltare un black death che riesca a coniugare epicità ma, anche e soprattutto, un’esecuzione pulita e chiara, che conferisce maggior forza al disco
Skullwinx – The Relic
Un buon album di genere, derivativo ma ottimamente suonato e prodotto per esaltare le atmosfere di brani dall’alto tasso epico.
Root – Kärgeräs – Return from Oblivion
Kärgeräs – Return from Oblivion è un album coinvolgente, probabilmente il migliore tra quelli editi dai Root nel nuovo millennio, e rappresenta una maniera personale e non inflazionata di interpretare la materia metallica.
Cóndor – Sangreal
I ragazzi colombiani offrono un’interpretazione della materia così genuina che pare arrivare da altri tempi, ed è proprio questo che rende ben più che degno di un ascolto il loro sforzo compositivo.