Telos – HELIOS/SELÊNÊ
La musica dei Telos è violenta e di qualità, stimola le sinapsi ed invita a non stare mai fermi.
Coilguns – Millennials
Millennials è un lavoro che offre spigoli appuntiti ad ogni angolo e lascia una sensazione di epocale, come se avesse cambiato qualcosa, almeno dentro a chi lo ascolta.
Nofu – Interruzione
I Nofu con i loro magnifici testi e l’hardcore punk vecchia scuola sono una bellezza da sentire e da vivere, perché potrebbero darvi il codice sorgente per hackerare la nostra vita.
Settle Your Scores – Better Luck Tomorrow
Dischi come questo sono sempre più difficili da sentire, perché nel pop punk la tentazione di rendere il tutto molto mieloso è sempre presente, invece qui le chitarre viaggiano veloci e la batteria mena, e non sbagliano un ritornello.
Kazah – Feed Your Beast
All’unisono i musicisti ungheresi si scagliano contro l’ascoltatore e lo affrontano a forza di colpi inferti da riff pesantissimi, otto pugni nello stomaco, otto aggressioni sonore che non fanno prigionieri sotto l’aspetto dell’impatto e dell’attitudine.
Madball – For The Cause
Dopo tanti anni, dischi, guai e storie di fratellanza, i Madball con For The Cause producono uno dei dischi migliori della loro discografia.
Tons – Filthy Flowers Of Doom
Se volete un disco fragoroso, potente e con una psichedelia pesante e davvero imponente, allora questo Filthy Flowers Of Doom dei torinesi Tons fa per voi.
Northwoods – Wasteland
Le principali ispirazioni del gruppo perugino sono da ricercarsi nei Converge, nei Botch, negli Snapcase ed in tutti quei gruppi che fanno un hardcore moderno.
Super Trutux – Trilogia dell’Halibut
Usando l’hardcore melodico i Super Trutux ci portano in profondità dentro i gangli che hanno causato la degenerazione nostra e della società, e ci rendono partecipi del nostro dolore.
Mefitica – Vessazione Cronica
La rabbia non tracima, in alcuni casi c’è sempre, basta osservare le nostre vite e ci sono due scelte: ti incazzi e ascolti i Mefitica o pieghi la testa.
Burn The Priest – Legion: XX
Legion: XX non è assolutamente un’operazione dettata dalla sete di soldi, ma è un tentativo riuscitissimo di dare una nuova accezione ad un suono che non è mai morto e che scorre sempre sotterraneo.
Lou Quinse – Lo Sabbat
Un bellissimo canto di ribellione, un non sottomettersi alla Chiesa, ai padroni e all’autorità, un cantico di povertà e di tendini sanguinanti, la storia dei perdenti che per la durata di un sabba sono liberati dal demonio: musicalmente è un tesoro unico, una gioia, bellissimo, perfino difficile da esprimere a parole, ascoltatelo.
Deny – Parasite Paradise
I gruppi come i Deny sono fieramente underground e non fanno certamente musica per fare soldi, ma sono anzi delle persone che vogliono comunicare qualcosa, per cui se sono tornati è perché hanno qualcosa da dire.
Pennywise – Never Gonna Die
I Pennywise sono uno dei gruppi migliori del punk rock, o hardcore melodico qual dir si voglia, e come altre band di una certa età regalano una prova impeccabile e molto ben bilanciata, sicuramente una delle grandi uscite di questi ultimi tempi nel genere.
Me Vs I – Never Drunk Enough
Never Drunk Enough si pone come un lavoro che rilascia delle belle endorfine, e piacerà a chi ascolta hardcore punk ed ha un po’ di apertura mentale, perché se si dà una possibilità a questo disco ne verrete ricompensati.
Methedrine – Built For Speed
Built For Speed è composto da quattro brani sparati in faccia tra attitudine hardcore e stile motorheadiano, per un sound che, se trova ovviamente le sue radici negli anni ottanta, non manca di dire la sua anche di questi tempi.
Bison – Earthbound
Ci sono dischi che, pur non essendo epocali, sono molto validi e rappresentano un’importante pietra miliare per un certo tipo di suono: questo è il caso dell’ep di debutto Earthbound dei canadesi Bison.
Out In Style – Broken Dreams
Una certa maniera di fare punk degli anni novanta non è passata inosservata dalle nuove generazioni, e si può ben affermare che un gruppo come gli Out In Style avrebbero fatto una gran figura anche negli anni d’oro del genere.
Napalm Death – Coded Smears And More Uncommon Slurs
I Napalm Death fermano la nostra astinenza con un doppio disco di brani inediti, pezzi apparsi in split o raccolte, e canzoni rimaste fuori dagli album che vanno da The Code Is Red…Long Live The Code del 2004 fino all’ultimo Apex Predator – Easy Meat del 2014.
Khoy – Negativism
E’ davvero affascinante ascoltare un suono come questo, veloce ed espressivo, senza essere per nulla autoreferenziale, per un ep è davvero buono.