Indie punk pop di alta qualità con voce femminile, molta melodia e una capacità di far sembrare semplice ciò che in realtà è difficilissimo, ovvero fare un disco orecchiabile e profondo al contempo.
I Dude York sono un gruppo americano, e non potrebbe essere altrimenti, provengono da Seattle e offrono uno stile musicale che contiene al suo interno qualcosa dei Ramones, qualcosa dei Dinosaur Jr., e qualcosa del migliore indie rock, oltre ad un’immensa carica pop, che è poi il genere finale. Il trio non è composto da musicisti alle prime armi e lo si sente chiaramente in Falling, tutte le canzoni hanno motivi di interesse, non c’è nulla di noioso o di artefatto e il lavoro non è affatto monocorde. In sostanza Falling è un qualcosa che racchiude dentro di sé molto di ciò che è successo nella parte alternativa del rock negli ultimi venti anni, ma che va anche a pescare in ciò che si nasconde più in profondità nel pop rock americano, con le sue solide radici anni ottanta. I Dude York sanno fare molto bene delle melodie per nulla ovvie, con delle aperture che ricordando molto quelle delle college band degli anni ottanta e novanta, con quella freschezza contagiosa che è radiosa ma che, per essere tale, ha bisogno anche della malinconia quale suo contraltare. Questi tredici brani hanno come minimo comune denominatore qualcosa che si è rotto, possa essere un filo, un rapporto di amicizia o di amore. L’intensità della rottura è determinata da vari fattori, ma è comunque una rottura, e questi avvenimenti li viviamo ogni giorno: la fine di qualcosa fa parte della vita, anzi forse è la maggior parte del nostro vissuto. I Dude York raccontano molte cose in maniera intelligente, con il continuo gioco fra voce femminile e voce maschile, ci sono momenti in cui sembrano gli Weezer prima che si perdessero in dischi inutili, ascoltare How It Goes per credere.
Un disco molto piacevole che parla di cose non facili e della nostra inadeguatezza di fronte a noi stessi, ma Falling è un buon motivo per non buttarci giù dalla torre.
Tracklist
1.Longest Time
2.Box
3.I’m the 1 4 U
4.Should’ve
5.Only Wish
6.Unexpected
7.How It Goes
8.Falling
9.Doesn’t Matter
10.Let Down
11.:15
12.Making Sense
13.DGAFAF (I Know What’s Real)
Line-up
Andrew
Claire
Peter