Ghost Bath – Starmourner
Quello dei Ghost Bath è un approccio interessante e personale alla materia, ma il senso di leggerezza che si avverte in più di un passaggio potrebbe spiazzare gli estimatori della prima ora.
Les Discrets – Prédateurs
Prédateurs si va a collocare in una sorta di terra di mezzo, dove la rinuncia alle passate sonorità non ha portato con altrettanta decisione all’approdo verso un sound maggiormente definito, facendo ragionevolmente pensare che possa trattarsi di un passo interlocutorio
King Woman – Created in the Image of Suffering
Una buona prima opera da una band che “condensa” doom emozionale con shoegaze e post rock.
Antier – De La Quimera, El Dolor
L’impressione è che negli Antier la componente strumentale sia messa in subordine allo spoken word, impedendo che sia la musica a costituire il vero fulcro dell’album.
Klimt 1918 – Sentimentale Jugend
Il lungo silenzio discografico dei Klimt 1918 viene ampiamente compensato dalla pubblicazione di un lavoro di livello eccelso.
Dreariness – Fragments
I Dreariness confermano e rafforzano con Fragments il loro status di band capace di produrre musica di bellezza cristallina, ammantata da una spessa coltre di oscurità ed inquietudine.
Alcest – Kodama
Il senso dello scorrere inesorabile del tempo e la necessità di imprimerne ogni momento nella memoria sono il fulcro della poetica degli Alcest.
Les Discrets – Virée Nocturne
Un antipasto del prossimo full length dei Les Discrets di Fursy Teyssier.
Germ – Escape
Il post metal/shoegaze, intriso di una robusta componente depressive black, offerto da Germ è decisamente ben eseguito, intenso e dal notevole gusto melodico
Les Discrets – Live At Roadburn
Per chi sta scoprendo lo shoegaze e colpevolmente non conoscesse ancora i Les Discrets, Live At Roadburn potrebbe rappresentare il pretesto per colmare tale lacuna
Les Discrets – Ariettes Oubliées
Sicuramente le emozioni che dà questo rock virato shoegaze sono notevoli, e questo doppio cd è un’opera che crea dipendenza